Cos’è la zeaxantina
La zeaxantina è un carotenoide appartenente al sottogruppo delle xantofille, come la luteina, con cui condivide numerose caratteristiche chimiche e biologiche (si distingue dalla luteina solo per la posizione dei doppi legami nella catena laterale).
La molecola è lipofila, si scioglie cioè in sostanze oleose e non nell’acqua, e presenta una struttura coniugata che le conferisce capacità antiossidanti.
L’organismo umano non è in grado di sintetizzare zeaxantina de novo: è quindi necessario introdurla con la dieta, ma non si tratta di una molecola essenziale.
Una volta assunta la zeaxantina si accumula selettivamente in tessuti esposti a stress ossidativo, in particolare nella macula lutea (occhio), dove raggiunge concentrazioni molto elevate, anche superiori a quelle della luteina nel centro foveale.
A cosa serve la zeaxantina?
Il ruolo biologico primario della zeaxantina è fotoprotettivo e antiossidante, soprattutto a livello oculare:
- Filtro della luce blu: assorbe selettivamente la luce ad alta energia che raggiunge la retina, proteggendo i fotorecettori dalla fototossicità.
- Antiossidante: neutralizza specie reattive dell’ossigeno (ROS) generate da luce intensa o stress metabolico, contribuendo a preservare l’integrità delle membrane cellulari e del DNA retinico.
Queste funzioni sono importanti nel mantenimento della funzione visiva e nella protezione dalla degenerazione retinica legata all’età.
Benefici e proprietà
Le proprietà della zeaxantina sono state oggetto di numerosi studi clinici e preclinici. I benefici più solidamente documentati riguardano:
- Degenerazione maculare legata all’età (AMD) Il trial AREDS2, uno dei più ampi e rigorosi in ambito oftalmologico, ha dimostrato che una supplementazione combinata di zeaxantina e luteina (in sostituzione del beta-carotene) riduce moderatamente il rischio di progressione verso le forme avanzate di AMD in soggetti con rischio medio-alto. La zeaxantina, in particolare, sembra più efficace nel proteggere la fovea, dove si accumula in misura maggiore rispetto alla luteina.
- Performance visiva Alcuni studi suggeriscono che l’aumento della densità del pigmento maculare (MPOD), correlato ai livelli di zeaxantina, può migliorare parametri visivi come la sensibilità al contrasto, la velocità di recupero al buio e la tolleranza all’abbagliamento. Questi effetti, sebbene fisiologicamente plausibili, non sono tuttavia stati dimostrati in modo uniforme in tutti gli studi clinici.
- Funzione cognitiva e neuroprotezione La presenza di zeaxantina nel tessuto cerebrale è stata confermata da analisi post-mortem. Alcuni studi osservazionali suggeriscono un’associazione tra alti livelli plasmatici di zeaxantina e migliori funzioni cognitive, ma le prove cliniche di intervento rimangono ancora insufficienti per trarre conclusioni certe.
In sintesi i benefici con evidenza più solida riguardano la protezione oculare, in particolare nella prevenzione della progressione dell’AMD; gli altri effetti, pur promettenti, sono ancora in fase di esplorazione.
Dove si trova
La zeaxantina è presente in concentrazioni elevate in alcuni alimenti di origine vegetale, anche se in quantità generalmente inferiori rispetto alla luteina. Le fonti principali includono:
- Peperoni gialli e rossi
- Mais
- Arance rosse
- Goji (Lycium barbarum) – una delle fonti naturali più ricche
- Uova – in particolare il tuorlo, che grazie alla componente grassa ne facilita anche l’assorbimento
In genere la zeaxantina è meno abbondante nella dieta rispetto alla luteina, ma più biodisponibile in alcune matrici (come uova e grassi vegetali).
Controindicazioni degli integratori

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Gli integratori di zeaxantina sono ben tollerati nella maggior parte dei casi, ma alcune considerazioni di tipo precauzionale vanno fatte:
- Sovradosaggio: dosi molto elevate (oltre 20 mg/die) non sono adeguatamente studiate a lungo termine. È buona prassi non superare le dosi usate nei principali studi clinici (6–10 mg/die).
- Interazione con beta-carotene: negli studi AREDS2, la combinazione di zeaxantina/luteina ha sostituito il beta-carotene, a causa del sospetto aumento del rischio di cancro al polmone nei fumatori associato a quest’ultimo. Non è chiaro se la zeaxantina possa comportare rischi simili, ma per prudenza si evitano combinazioni ad alte dosi.
Effetti collaterali
La zeaxantina ha un profilo di sicurezza molto favorevole; gli effetti collaterali noti, rari e generalmente benigni, includono:
- Colorazione giallastra della pelle (carotenodermia) in caso di consumo eccessivo e prolungato.
- Lieve disturbi digestivi (nausea o reflusso) con integratori ad alte dosi o a stomaco vuoto.
Altre informazioni
- Biodisponibilità: aumenta se assunta insieme a grassi. Le formulazioni di integratori in olio o capsule softgel sono in genere più efficaci delle polveri secche.
- Zeaxantina vs. luteina: pur essendo spesso considerate insieme, le due molecole non sono perfettamente sovrapponibili. La zeaxantina è più concentrata nella fovea, mentre la luteina è più abbondante nella retina periferica.
- Assunzione raccomandata: non esiste una dose giornaliera raccomandata (RDA) ufficiale, ma gli studi clinici utilizzano generalmente 2–10 mg/die.
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