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Perché dopo pranzo ti senti sempre gonfio come un pallone?

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Quante volte, dopo un pasto, ti sei ritrovato con la pancia gonfia come un pallone, una fastidiosa sensazione di pesantezza e magari anche qualche brontolio imbarazzante?

Non sei solo.

La digestione lenta e il gonfiore addominale sono problemi comuni che affliggono tantissime persone, arrivando a influenzare negativamente la qualità della vita e il benessere generale.

Ma perché succede e, soprattutto, cosa possiamo fare per rimediare?

Digestione: un ingranaggio complesso (ma non troppo)

Donna che si tocca la pancia a causa del gonfiore

Shutterstock/Nicoleta Ionescu

La digestione è il processo attraverso il quale il nostro corpo scompone il cibo che mangiamo in sostanze nutritive che possono essere assorbite e utilizzate per l’energia, la crescita e la riparazione cellulare.

Inizia nella bocca, con la masticazione e la saliva, e prosegue nello stomaco, dove i succhi gastrici iniziano a “smontare” il cibo, ma l’intestino tenue è il vero protagonista: è infatti qui che avviene la maggior parte dell’assorbimento dei nutrienti. Infine, l’intestino crasso si occupa di assorbire l’acqua e di eliminare gli scarti.

Quando un passaggio qualsiasi di questo sofisticato ingranaggio s’inceppa, possono insorgere problemi come digestione lenta, gonfiore, gas, e a volte anche bruciore di stomaco o reflusso.

Le cause più comuni del gonfiore

Diversi fattori possono rallentare la digestione e causare gonfiore, ma tra i più comuni si annoverano:

  • Alimentazione eccessiva: Spesso sottovalutato, il “troppo cibo” è una ragione fin troppo frequente di disturbi digestivi, a maggior ragione quando cronica.
  • Alimentazione scorretta: Cibi grassi, fritti ed eccessivamente elaborati sono cause comuni di ritardo della digestione, perché rallentano lo svuotamento gastrico.
  • Masticazione insufficiente: Masticare poco e velocemente fa arrivare nello stomaco pezzi di cibo più grandi, che richiedono più tempo ed energia per essere digeriti.
  • Stress: Lo stress cronico può alterare la motilità intestinale, ovvero la velocità con cui il cibo si muove attraverso il tratto digestivo.
  • Scarsa idratazione: Bere poca acqua rende le feci più dure e difficili da espellere, contribuendo alla sensazione di gonfiore. A proposito, bere durante i pasti si può e si deve, se non lo fai tu lo stomaco dovrà richiamare acqua al tuo posto.
  • Intolleranze alimentari: Alcune persone possono avere difficoltà a digerire specifici alimenti, come latticini (intolleranza al lattosio) o glutine (sensibilità al glutine non celiaca), ma sono cause molto meno comuni di quanto si pensi (davvero!).
  • Sedentarietà: La mancanza di attività fisica rallenta il metabolismo e la motilità intestinale, influenzando negativamente digestione e regolarità intestinale.
  • Alcune condizioni mediche: La sindrome dell’intestino irritabile, il reflusso gastroesofageo o altre patologie, possono manifestarsi con una cattiva digestione.

Rimedia in 5 semplici passi

La buona notizia è che, almeno nella maggior parte dei casi, è possibile migliorare la digestione e ridurre il gonfiore adottando semplici cambiamenti nello stile di vita e nelle abitudini alimentari:

  1. Mangia con calma e mastica bene: Dedica il giusto tempo ai pasti, assapora ogni boccone e mastica accuratamente prima di deglutire.
  2. Fai scelte alimentari consapevoli: Privilegia cibi integrali e semplici, frutta, verdura, legumi e proteine magre. Limita i grassi saturi, gli zuccheri aggiunti e i cibi processati.
  3. Idratati a sufficienza: Bevi adeguatamente.
  4. Muoviti regolarmente (tutti i giorni!): L’attività fisica, anche moderata (come una camminata veloce), stimola la motilità intestinale e favorisce la digestione.
  5. Gestisci lo stress: Sperimenta fino a trovare le tecniche di rilassamento che funzionano per te, come lo yoga, la meditazione o semplicemente trascorrere del tempo nella natura.

Banali? Forse, ma proprio per questo motivo si tratta di abitudini troppo spesso sottovalutate (ricordati il rasoio di Occam: a parità di fattori la spiegazione più semplice è da preferire).

Quando rivolgersi al medico

Se il gonfiore e la digestione lenta persistono nonostante questi accorgimenti, o se si associano ad altri sintomi preoccupanti come dolore addominale intenso, perdita di peso inspiegabile, sangue nelle feci o cambiamenti significativi nelle abitudini intestinali, è importante consultare un medico.

In questi casi potrebbe essere necessario approfondire la situazione per escludere eventuali patologie sottostanti.

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