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Bonus diabete INPS 2025 spiegato facile: quanto e a chi spetta?

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Il cosiddetto “Bonus Diabete” è un argomento che spesso genera confusione, perché in realtà non esiste un vero e proprio bonus dedicato esclusivamente ai pazienti diabetici.

Si tratta piuttosto di un insieme di agevolazioni economiche e assistenziali riconosciute in base al grado di invalidità derivante dalla patologia, ovvero aiuti economici che l’INPS concede a chi ha il diabete, ma solo se la malattia causa problemi abbastanza gravi da essere considerati un’invalidità.

Vediamo più nel dettaglio.

Cos’è il Bonus Diabete (e perché non esiste)?

Glucometro e dito con una goccia di sangue

Shutterstock/Me dia

Il cosiddetto “Bonus Diabete” non è un contributo economico specifico per chi soffre di questa patologia, ma un termine improprio con cui si fa riferimento a misure di sostegno (anche) economiche riconosciute dallo Stato/INPS in base al grado di invalidità.

I circa 500 euro di cui si legge corrispondono infatti alla tradizionale indennità di accompagnamento, un sostegno economico destinato a tutte le persone con gravi difficoltà motorie e non solo a chi soffre di diabete.

In sintesi, non è previsto un contributo economico specifico per chi ha il diabete, ma solo aiuti legati al livello di invalidità riconosciuto:

  • Assegno di invalidità civile: per chi ha un’invalidità dal 74% al 99%, con un importo di circa 286,81 euro per 13 mensilità.
  • Pensione di inabilità: destinata a chi ha un’invalidità del 100%, con lo stesso importo dell’assegno di invalidità.
  • Indennità di accompagnamento: concessa a chi non è in grado di deambulare autonomamente o di compiere atti quotidiani, pari a 520,29 euro per 12 mensilità.

Chi ne ha diritto?

La normativa prevede che i pazienti diabetici che possono richiedere il contributo economico (bonus diabete) sono coloro sono affetti da:

  • diabete mellito di tipo 1 o di tipo 2, con complicanze micro-macroangiopatiche e manifestazioni cliniche di medio grado (invalidità tra il 41% e il 50%);
  • diabete mellito insulino-dipendente, con un mediocre controllo metabolico e iperlipidemia, non trattabili con le normali terapie (invalidità tra il 51% e il 60%);
  • nefropatia, retinopatia e maculopatia (considerate invalidanti tra il 91% e il 100%).

Legenda:

  • Diabete mellito di tipo 1: Forma di diabete in cui il corpo non produce insulina e richiede iniezioni quotidiane di insulina per controllare la glicemia.
  • Diabete mellito di tipo 2: Tipo di diabete più comune, in cui il corpo produce insulina ma non la utilizza correttamente, spesso controllabile con dieta, farmaci o insulina.
  • Complicanze microangiopatiche: Problemi causati dal diabete ai piccoli vasi sanguigni, che possono danneggiare occhi, reni e nervi.
  • Complicanze macroangiopatiche: Danni ai grandi vasi sanguigni, che aumentano il rischio di infarto e ictus.
  • Manifestazioni cliniche di medio grado: Sintomi o problemi di salute di gravità moderata causati dal diabete.
  • Diabete mellito insulino-dipendente: Diabete che richiede necessariamente l’uso di insulina per essere controllato.
  • Mediocre controllo metabolico: Difficoltà a mantenere i livelli di glicemia stabili, nonostante le cure.
  • Iperlipidemia: Livelli troppo alti di grassi nel sangue, come colesterolo e trigliceridi, che aumentano il rischio di malattie cardiovascolari.
  • Nefropatia: Danno ai reni causato dal diabete, che può portare a insufficienza renale.
  • Retinopatia: Problema agli occhi dovuto al diabete, che può portare a una riduzione della vista o cecità.
  • Maculopatia: Malattia della parte centrale della retina (macula) che può compromettere la visione dettagliata, rendendo difficile leggere o riconoscere i volti.

Cosa si ottiene?

Le agevolazioni economiche dipendono dalla percentuale di invalidità riconosciuta dall’INPS:

  • Fino al 33%: Nessun beneficio economico.
  • Dal 33% al 73%: Accesso a esenzioni fiscali e assistenza sanitaria.
  • Dal 46% in su: Possibilità di iscrizione alle categorie protette per il collocamento lavorativo agevolato.
  • Dal 66% in su: Esenzione dal ticket sanitario.
  • Dal 74% al 99%: Diritto all’assegno di invalidità civile (286,81 euro al mese per 13 mensilità).
  • 100% di invalidità: Diritto alla pensione di inabilità (286,81 euro al mese per 13 mensilità).
  • Invalidità con grave difficoltà motoria: Diritto alla pensione di inabilità (286,81 euro) più assegno di accompagnamento pari a 520,29 euro.

Come ottenere l’assegno di invalidità?

Per ricevere l’assegno di invalidità o altre forme di sostegno è necessario seguire un iter specifico:

  1. Visita dal medico di famiglia
  2. Esecuzione degli esami diagnostici: Il medico prescriverà una serie di esami per determinare il grado di compromissione della malattia.
  3. Invio della documentazione all’INPS: Una volta completati gli accertamenti, il medico inoltrerà la documentazione sanitaria all’INPS.
  4. Visita presso la Commissione Medica INPS: Il paziente sarà convocato per una valutazione da parte della commissione medica, che determinerà la percentuale di invalidità.
  5. Ricezione dell’esito: Dopo circa un mese dalla visita, l’INPS comunicherà l’esito della richiesta, indicando eventuali benefici economici e agevolazioni disponibili.

Se il paziente non è d’accordo con la valutazione dell’INPS, è possibile presentare ricorso con l’assistenza di un patronato o un avvocato.

Per approfondire

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