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Emolisi: cos’è, cause, complicazioni e cura

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Cos’è l’emolisi?

L’emolisi è il processo di distruzione dei globuli rossi (eritrociti) con conseguente rilascio di emoglobina nel plasma.

Questo fenomeno può essere

  • fisiologico, come accade durante il normale turnover eritrocitario (soprattutto nella milza),
  • o patologico, quando la distruzione dei globuli rossi supera la loro produzione, portando a condizioni cliniche potenzialmente gravi.

Meccanismo fisiopatologico

Rappresentazione grafica della distruzione di un globulo rosso

Shutterstock/Love Employee

I globuli rossi hanno una vita media di circa 120 giorni, dopo i quali vengono fisiologicamente distrutti dai macrofagi del sistema reticoloendoteliale (milza, fegato e midollo osseo). Questo processo, chiamato emolisi extravascolare, essendo previsto (e necessario) è altamente regolato e consente il recupero del ferro e di altri componenti utili.

Quando al contrario la distruzione avviene in modo anomalo o in sede intravascolare (cioè all’interno dei vasi sanguigni), si parla di emolisi patologica. In altre parole, l’emolisi patologica può essere:

  • Intravascolare: gli eritrociti si rompono all’interno dei vasi sanguigni, con il rilascio diretto di emoglobina nel plasma.
  • Extravascolare: avviene in modo eccessivo all’interno del sistema reticoloendoteliale, specialmente nella milza, a causa di alterazioni strutturali o funzionali dei globuli rossi.

Entrambi i tipi di emolisi possono portare ad anemia emolitica e ad altre complicanze.

Cause di emolisi

Le cause dell’emolisi possono essere suddivise in intrinseche e estrinseche rispetto agli eritrociti.

Cause intrinseche

Si riferiscono a difetti intrinseci dei globuli rossi, spesso derivanti da malattie di natura genetica:

Cause Estrinseche

Riguardano fattori esterni ai globuli rossi, ma che ne determinano la distruzione:

  • Cause immunologiche:
    • Anemia emolitica autoimmune (AHAI) mediata da autoanticorpi caldi o freddi.
    • Incompatibilità AB0 o Rh nelle trasfusioni di sangue.
  • Cause meccaniche:
    • Microangiopatie trombotiche (es. porpora trombotica trombocitopenica, sindrome emolitico-uremica).
    • Valvole cardiache meccaniche o dispositivi intravascolari.
  • Cause infettive:
    • Malaria (distruzione eritrocitaria mediata da Plasmodium spp.).
    • Sepsi grave.
  • Tossine e farmaci:
    • Farmaci che inducono emolisi in soggetti con deficit di G6PD.
    • Veleni (ad esempio di serpenti)
  • Altre cause:
    • Ipersplenismo (aumento dell’attività della milza nella distruzione dei globuli rossi).
    • Emoglobinuria parossistica notturna (EPN).

Sintomi

Le manifestazioni dell’emolisi patologica possono variare a seconda della gravità e del tipo di emolisi (intravascolare o extravascolare). I sintomi più comuni includono:

Complicanze

Se l’emolisi è grave e non trattata, può portare a:

  • Insufficienza renale acuta: causata dalla tossicità dell’emoglobina libera per i reni.
  • Shock emolitico: una complicanza delle reazioni trasfusionali.
  • Colelitiasi: calcoli biliari pigmentari dovuti all’eccesso di bilirubina.

Diagnosi

La diagnosi di emolisi richiede un approccio sistematico, basato sull’anamnesi, l’esame obiettivo e i test di laboratorio.

Test di laboratorio

  • Emocromo completo:
    • Anemia normocitica o macrocitica.
    • Reticolocitosi (aumento dei reticolociti come segno di compenso midollare).
  • Marcatori di emolisi:
    • Aumento della bilirubina indiretta.
    • Aumento del lattato deidrogenasi (LDH).
    • Diminuzione dell’aptoglobina (consumata dall’emoglobina libera).
    • Emoglobinemia (emoglobina libera nel sangue) ed emoglobinuria (emoglobina nelle urine) in caso di emolisi intravascolare.
  • Test specifici:

Esami strumentali

  • Ecografia addominale: per valutare la splenomegalia o la presenza di calcoli biliari.
  • Biopsia midollare: rara, necessaria solo in casi complessi.

Cura

La prognosi dell’emolisi dipende dalla causa e dalla tempestività del trattamento.

Alcune forme, come l’anemia emolitica autoimmune, possono essere croniche ma gestibili, mentre altre, come le reazioni trasfusionali incompatibili o le microangiopatie trombotiche, possono essere rapidamente fatali in assenza di un intervento adeguato.

Il trattamento dell’emolisi dipende dalla causa sottostante, ma gli obiettivi principali sono la stabilizzazione del paziente e il controllo della causa primaria.

  • Supporto generale
    • Trasfusioni di sangue in caso di anemia grave.
    • Idratazione endovenosa: per prevenire danni renali da emoglobina libera.
    • Acido folico: supplementazione per supportare l’eritropoiesi (produzione di nuovi globuli rossi).
  • Trattamenti specifici, ad esempio
    • Corticosteroidi in caso di anemia emolitica autoimmune.
    • Plasmaferesi: per microangiopatie trombotiche.
    • Farmaci:
      • Eculizumab per l’emoglobinuria parossistica notturna.
      • Antimalarici (es. clorochina) per la malaria.
    • Splenectomia (rimozione chirurgica della milza): in casi selezionati di sferocitosi ereditaria o ipersplenismo.
    • Evitare farmaci/tossine: nei pazienti con deficit di G6PD o altre condizioni predisponenti.

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