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Cosa fa l’otorinolaringoiatra?

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Cos’è l’otorinolaringoiatria?

L’otorinolaringoiatria (ORL) è la specialità medica e chirurgica che si occupa della diagnosi e del trattamento delle patologie dell’orecchio, del naso, della gola, del collo e delle strutture correlate della testa. Questa disciplina, il cui nome deriva dal greco (oto = orecchio, rino = naso, laringo = laringe), abbraccia un ampio spettro di condizioni che interessano organi fondamentali per funzioni essenziali come l’udito, l’equilibrio, la respirazione, la deglutizione, la fonazione e il gusto.

Come si diventa otorinolaringoiatra?

In Italia il percorso per diventare otorinolaringoiatra prevede innanzitutto il conseguimento della laurea in Medicina e Chirurgia (6 anni), seguito dall’abilitazione professionale.

Successivamente, è necessario accedere alla Scuola di Specializzazione in Otorinolaringoiatria, un percorso formativo di 4 anni che include sia formazione teorica che pratica clinica e chirurgica. Durante la specializzazione, il medico acquisisce competenze specifiche nella diagnosi e nel trattamento delle patologie otorinolaringoiatriche, imparando a eseguire procedure diagnostiche avanzate ed interventi chirurgici di crescente complessità.

Di cosa si occupa l’otorinolaringoiatra?

Otoscopio per guardare all'interno del canale auricolare

iStock.com/KatarzynaBialasiewicz

L’otorinolaringoiatra si occupa della valutazione, diagnosi e trattamento di tutte le condizioni patologiche che interessano:

  • L’orecchio esterno, medio e interno, con particolare attenzione all’udito e all’equilibrio
  • Il naso e i seni paranasali
  • La cavità orale, la faringe e la laringe
  • Le ghiandole salivari
  • Il collo, inclusi i linfonodi

Questa figura professionale opera sia in ambito medico che chirurgico, eseguendo interventi che vanno dalle semplici procedure ambulatoriali fino a complesse operazioni ricostruttive. L’otorinolaringoiatra collabora frequentemente con altre figure specialistiche come audiologi, foniatri, logopedisti, neurologi, neurochirurghi, chirurghi maxillo-facciali e oncologi, specialmente nella gestione di casi complessi o multidisciplinari.

Quali patologie tratta?

(Elenco non esaustivo)

Patologie dell’orecchio

Patologie del naso e dei seni paranasali

Patologie della gola e del collo

Quando rivolgersi all’otorinolaringoiatra?

È importante sottolineare che i sintomi descritti di seguito possono essere causati da diverse condizioni, alcune delle quali non necessariamente di pertinenza otorinolaringoiatrica. L’elenco non è esaustivo e la valutazione del medico di base rappresenta spesso il primo passo per un corretto inquadramento.

In generale molte condizioni comuni come raffreddori, mal di gola o otiti semplici possono essere gestite efficacemente dal medico di medicina generale, mentre è consigliabile consultare uno specialista otorinolaringoiatra in presenza di condizioni più severe.

Problemi all’orecchio

  • Calo dell’udito progressivo o improvviso
  • Otiti ricorrenti o che non rispondono alla terapia standard
  • Dolore persistente all’orecchio
  • Vertigini o problemi di equilibrio
  • Acufeni persistenti (fischi o ronzii)
  • Secrezioni dall’orecchio

Problemi al naso

  • Ostruzione nasale persistente
  • Sinusiti ricorrenti o croniche
  • Epistassi (sanguinamenti nasali) frequenti o abbondanti
  • Alterazioni dell’olfatto
  • Rinorrea (secrezione nasale) persistente

Problemi alla gola e al collo

  • Raucedine o alterazioni della voce che persistono per più di 2-3 settimane
  • Difficoltà a deglutire (disfagia)
  • Sensazione persistente di corpo estraneo in gola
  • Tonsilliti ricorrenti
  • Apnee notturne e russamento importante
  • Presenza di noduli o masse nel collo
  • Dolore persistente alla gola

Segnali d’allarme: quando intervenire subito

Alcune situazioni richiedono una valutazione urgente:

  • Improvvisa e grave perdita dell’udito
  • Vertigini intense associate a nausea, vomito o difficoltà a camminare
  • Forte dolore all’orecchio con febbre alta
  • Trauma cranico con sanguinamento dall’orecchio
  • Difficoltà respiratorie attraverso il naso e la bocca
  • Grave emorragia nasale che non si arresta
  • Difficoltà a deglutire o respirare improvvise
  • Comparsa rapida di gonfiore al collo o al viso

Condizioni che necessitano monitoraggio specialistico

  • Ipoacusia progressiva
  • Acufeni invalidanti
  • Polipi nasali
  • Sinusite cronica
  • Disturbi cronici della voce
  • Apnee notturne
  • Follow-up post-operatorio
  • Monitoraggio di lesioni potenzialmente precancerose

Come prepararsi alla visita?

Per ottimizzare la visita otorinolaringoiatrica è consigliabile:

  • Portare tutta la documentazione medica precedente, in particolare esami audiometrici, TAC o risonanze magnetiche del distretto testa-collo, precedenti referti specialistici
  • Preparare una lista dei farmaci assunti regolarmente, inclusi integratori e prodotti da banco
  • Annotare la cronologia dei sintomi: quando sono iniziati, come si sono evoluti, cosa li peggiora o li migliora
  • Segnalare eventuali allergie a farmaci o altre sostanze
  • Evitare l’uso di spray nasali o gocce auricolari nelle ore immediatamente precedenti la visita (salvo diversa indicazione)
  • Non fumare almeno 2-3 ore prima della visita, soprattutto se si hanno problemi alla voce
  • Portare con sé un accompagnatore, soprattutto in caso di problemi di udito o vertigini

Come si svolge la visita?

Una visita otorinolaringoiatrica tipica comprende diverse fasi:

Inizialmente, lo specialista raccoglie l’anamnesi, ponendo domande sui sintomi, sulla loro durata e intensità, sulle terapie già effettuate e sulla storia medica generale. Successivamente, procede con l’esame obiettivo che potrebbe includere (a seconda della condizione e dei sintomi):

  • Ispezione dell’orecchio esterno e del condotto uditivo mediante otoscopio
  • Esame del naso con rinoscopia anteriore (usando uno speculum nasale) e talvolta posteriore
  • Esame della cavità orale, della faringe e, quando necessario, della laringe mediante laringoscopia indiretta o fibroscopia
  • Palpazione del collo per valutare linfonodi, ghiandole salivari e tiroide
  • Valutazione dell’udito con test di base (prove con diapason)

In base ai riscontri, l’otorinolaringoiatra potrebbe prescrivere ulteriori esami diagnostici:

Esami di primo livello

  • Audiometria tonale e vocale
  • Impedenzometria
  • Esami vestibolari (test di Romberg, test di Unterberger)
  • Fibroscopia nasale e laringea
  • Esami ematochimici
  • Esami allergologici

Esami di secondo livello

  • Potenziali evocati uditivi
  • Videonistagmografia
  • TAC o risonanza magnetica del massiccio facciale o del collo
  • Stroboscopia laringea
  • Polisonnografia (in caso di sospette apnee notturne)
  • Esami citologici o bioptici

Al termine della visita, lo specialista discuterà i risultati, formulerà una diagnosi o un sospetto diagnostico e proporrà un piano terapeutico che può includere terapie farmacologiche, interventi chirurgici o trattamenti riabilitativi.

Sottospecializzazioni e differenze con altre figure correlate

L’otorinolaringoiatria comprende diverse sottospecializzazioni:

  • Otologia e otoneurologia: focalizzata sulle patologie dell’orecchio e sui disturbi dell’equilibrio
  • Rinologia: dedicata alle patologie del naso e dei seni paranasali
  • Laringologia: specializzata nei disturbi della laringe e della voce
  • Chirurgia cervico-facciale: orientata agli interventi chirurgici complessi del collo e della base cranica
  • Otorinolaringoiatria pediatrica: dedicata alle patologie ORL nei bambini

È importante distinguere l’otorinolaringoiatra da altre figure professionali correlate:

  • Audiologo: specialista focalizzato sulla diagnosi e riabilitazione dei disturbi dell’udito, spesso con formazione ORL ma con competenze specifiche in audiologia
  • Foniatra: specialista che si occupa dei disturbi della voce, del linguaggio e della deglutizione, generalmente con formazione ORL o fisiatrica
  • Logopedista: professionista sanitario (non medico) che si occupa della riabilitazione dei disturbi della comunicazione, del linguaggio, della voce e della deglutizione
  • Chirurgo maxillo-facciale: specialista che si occupa della chirurgia del viso, delle ossa facciali e della mandibola, con competenze che in alcuni ambiti si sovrappongono a quelle dell’otorinolaringoiatra

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