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Ogni quanto vanno cambiate le lenzuola dei letti?

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Se dormire nel letto è un piacere, scoprire chi dorme insieme a noi potrebbe non esserlo affatto.

La biancheria da letto, infatti, non ospita solo sogni tranquilli, ma anche batteri, acari, funghi e cellule morte provenienti dalla nostra stessa pelle.

Un ambiente caldo e umido, come quello delle lenzuola, favorisce infatti la proliferazione di questi microrganismi, anche se spesso non lo percepiamo né alla vista né all’olfatto.

I nostri (invisibili) compagni di dormite

Ogni notte, mentre riposiamo, rilasciamo fino a 500 milioni di cellule cutanee morte e circa mezzo litro di sudore.

Questo crea un ambiente ideale per la proliferazione di microorganismi, tra cui  batteri e varie specie di funghi, inclusi i dermatofiti responsabili di alcune infezioni cutanee.

Gli acari della polvere (Dermatophagoides pteronyssinus e Dermatophagoides farinae) rappresentano altri inquilini comuni dei nostri letti. Questi minuscoli artropodi, invisibili ad occhio nudo, si nutrono principalmente di cellule cutanee morte e prospera in ambienti con umidità relativa tra il 65% e l’80%, esattamente le condizioni che si producono nei nostri letti durante il sonno.

Ogni quanto cambiare le lenzuola?

In un articolo pubblicato sul sito gestito dalla FNOMCEeO (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri) si suggerisce una frequenza ottimale per cambiare le lenzuola di almeno una volta alla settimana in tutte le stagioni, aumentando anche a ogni quattro o cinque giorni durante l’estate, quando sudorazione e umidità aumentano significativamente.

Particolare attenzione andrebbe dedicata alle federe del cuscino, che accumulano rapidamente batteri e possono causare irritazioni o dermatiti sulla pelle del viso, notoriamente più delicata. Il contatto prolungato tra il viso e le federe contaminate è stato associato a un aumento di problemi cutanei come l’acne e la follicolite.

In caso di pazienti sensibili potrebbe essere consigliabile una frequenza ancora maggiore rispetto al resto della biancheria da letto, idealmente ogni 3-4 giorni, ben lontani dai 4 mesi della metà degli uomini single (almeno tra gli inglesi).

Allergie e scelta dei materiali

Per chi soffre di allergie, soprattutto agli acari, cambiare regolarmente le lenzuola non è solo una buona pratica igienica, ma una vera e propria necessità. L’utilizzo di materiali naturali come cotone, seta e lino è altamente consigliato per la maggior capacità di traspirare, al contrario di materiali sintetici, potenzialmente più irritanti.

Come si lava la biancheria da letto?

Lavare le lenzuola a 50-60 gradi garantisce una buona igienizzazione, eliminando gran parte degli acari e batteri. Se si utilizzano temperature inferiori, è raccomandabile aggiungere prodotti igienizzanti per assicurarsi una pulizia approfondita.

Studi microbiologici hanno dimostrato che il lavaggio a temperature inferiori a 40°C non è sufficiente per eliminare la maggior parte dei batteri patogeni. L’aggiunta di disinfettanti a base di ossigeno attivo o ipoclorito di sodio (candeggina) a basse concentrazioni può compensare l’utilizzo di temperature inferiori, particolarmente importante per i tessuti delicati che non possono essere lavati ad alte temperature.

La luce solare, rimedio della nonna

Lenzuola stese al sole

Shutterstock/fokke baarssen

Asciugare le lenzuola al sole, proprio come facevano le nostre nonne, potrebbe aiutare ulteriormente a ridurre umidità e residui di microrganismi.

La radiazione ultravioletta ha proprietà battericide e fungicide ben documentate e, anche se le applicazioni scientifiche che sfruttano questo effetto si concentrano principalmente sull’uso dei raggi UV-C in ambienti controllati, è ragionevole supporre che l’esposizione ai raggi UV-A e UV-B presenti nella luce solare possa contribuire alla riduzione della carica microbica su superfici tessili.

Questo effetto, combinato con l’azione dell’aria e del calore, rende l’asciugatura al sole una pratica igienica naturale che può integrare le normali abitudini di lavaggio, migliorando la pulizia della biancheria da letto in modo semplice ed ecologico.

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