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Dolore al gluteo destro/sinistro: cause e rimedi

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Il dolore al gluteo è una condizione relativamente comune che può influenzare significativamente la qualità della vita di un individuo, in quanto sede di muscoli responsabili di un ruolo cruciale nella deambulazione, nel mantenimento della postura eretta e nella stabilizzazione dell’anca.

Cause comuni

Concetto di dolore al gluteo, con un medico che indica con due dita sul punto di origine

Shutterstock/Alona Siniehina

  • Trauma diretto: Lesione causata da un impatto o una caduta sulla regione glutea. È caratterizzato da dolore acuto localizzato, spesso accompagnato da gonfiore e possibili ematomi. Il dolore può variare da lieve a severo a seconda dell’entità del trauma.
  • Lividi ed ematomi: Accumulo di sangue nei tessuti molli del gluteo, solitamente causato da traumi diretti o contusioni. Si manifestano tipicamente con una colorazione bluastra o violacea della pelle, accompagnata da dolore localizzato e gonfiore. L’intensità del dolore può variare da lieve a severa, a seconda dell’entità del trauma, e tende a diminuire gradualmente nel corso di alcuni giorni o settimane mentre l’ematoma si riassorbe.
  • Lesioni muscolari, indotti ad esempio da attività sportiva o professionale, che possono causare infortuni ai muscoli glutei in seguito a un’eccessiva tensione o da un improvviso sovraccarico. Sono caratterizzati da un dolore acuto e lancinante nel gluteo, spesso accompagnato da una sensazione di strappo o di “colpo di frusta”. Il dolore tende ad intensificarsi con il movimento e può essere associato a rigidità, gonfiore e, nei casi più gravi, a una visibile deformità del muscolo. La gravità può variare da lievi stiramenti (grado I) a strappi parziali (grado II) fino a rotture complete del muscolo (grado III), con conseguente impatto sulla funzionalità e sui tempi di recupero.
  • Sciatalgia: Irritazione o compressione del nervo sciatico, che può originare nella regione lombare e manifestarsi con dolore al gluteo. È caratterizzata da un dolore intenso che parte dalla zona lombare o dal gluteo e si irradia lungo il percorso del nervo sciatico, spesso fino alla gamba e al piede. Il dolore può variare da un fastidio sordo a fitte acute e lancinanti, ed è frequentemente accompagnato da intorpidimento, formicolio o debolezza lungo il tragitto del nervo. I sintomi possono peggiorare con la posizione seduta prolungata, con certi movimenti della schiena o con la tosse e lo starnuto. La sciatalgia può essere causata da varie condizioni, tra cui
    • Sindrome piriforme: Compressione del nervo sciatico da parte del muscolo piriforme. È in genere caratterizzato da un dolore profondo nel gluteo, spesso irradiato lungo la gamba. Più raramente può essere causato dalla pressione di masse circostanti, ad esempio lipomi.
    • Protrusione discale: Sporgenza del disco intervertebrale oltre i suoi confini normali, senza rottura dell’anello fibroso. Si manifesta tipicamente con dolore lombare che può irradiarsi al gluteo e alla gamba, spesso accompagnato da rigidità e limitazione dei movimenti. L’intensità del dolore può variare da lieve a severa e può essere esacerbata da certi movimenti o posizioni.
    • Ernia del disco: Le ernie discali possono causare dolore sciatico che si irradia a un gluteo specifico, a seconda del lato dell’ernia.
  • Borsite trocanterica: Infiammazione delle borse sinoviali dell’anca. È tipicamente associata a un dolore laterale dell’anca, spesso accentuato dalla pressione.
  • Tendinopatia glutea: Degenerazione dei tendini glutei, spesso associata a sovraccarico. Si manifesta solitamente con un dolore laterale dell’anca, frequentemente peggiorato dall’attività fisica.
  • Osteoartrite dell’anca: Degenerazione della cartilagine articolare dell’anca. È caratterizzata da un dolore profondo all’anca/gluteo, spesso accompagnato da rigidità mattutina.
  • Dolore riferito dalla colonna lombare: Dolore originato da strutture lombari ma percepito nel gluteo. Si presenta generalmente come un dolore diffuso, frequentemente associato a mal di schiena lombare.
  • Scoliosi: Può causare un carico asimmetrico sui glutei, portando a dolore unilaterale.
  • Dismetria degli arti inferiori: Una differenza di lunghezza delle gambe può causare stress asimmetrico sui glutei.
  • Cisti pilonidale: Infezione della pelle e del tessuto sottocutaneo, solitamente localizzata nel solco intergluteo. Si manifesta inizialmente come una piccola protuberanza dolente che può evolvere in un ascesso doloroso. È caratterizzata da dolore intenso e pulsante nella regione sacrococcigea, spesso accompagnato da gonfiore, arrossamento e, in caso di infezione attiva, drenaggio di pus. Il dolore può essere esacerbato dalla posizione seduta o da movimenti che coinvolgono l’area glutea. In casi cronici, possono formarsi seni e fistole che causano disagio persistente e secrezione intermittente.
  • Ascesso perianale: Infezione localizzata nei tessuti molli intorno all’ano, solitamente originata da ghiandole anali ostruite o infette. Si manifesta con dolore intenso e pulsante nella regione perianale o nel gluteo inferiore, spesso accompagnato da gonfiore, arrossamento e calore locale. Il dolore tende ad aumentare progressivamente e può diventare severo, rendendo difficili azioni come sedersi o defecare. In alcuni casi, può essere presente febbre. Se non trattato, l’ascesso può evolvere, causando drenaggio spontaneo di pus attraverso la pelle o formando una fistola. La gravità del dolore e dei sintomi associati può variare a seconda delle dimensioni e della profondità dell’ascesso.
  • Disfunzione dell’articolazione sacroiliaca: Alterazione della normale meccanica o allineamento dell’articolazione tra l’osso sacro e l’ileo. Si manifesta tipicamente con dolore nella regione lombare bassa, nel gluteo e talvolta nell’inguine o nella coscia posteriore. Il dolore è spesso unilaterale e può essere descritto come sordo e costante, con occasionali fitte acute. Tende ad aggravarsi con il mantenimento prolungato di posizioni statiche (come stare in piedi o seduti a lungo), con i cambi di posizione (come alzarsi da seduti) o con attività che caricano asimmetricamente il bacino. Può essere associato a rigidità mattutina e a una sensazione di instabilità nella regione pelvica.

Dolore al gluteo destro o sinistro: fa differenza?

Ci possono essere differenze significative tra il dolore al gluteo destro e sinistro, sia in termini di cause potenziali che di implicazioni diagnostiche, ad esempio vale la pena notare che la maggior parte delle persone ha una gamba dominante (solitamente la destra), che può portare a un carico biomeccanico asimmetrico e potenzialmente a problemi unilaterali.

È poi possibile individuare alcune specifiche patologie in cui si percepisce dolore riflesso al gluteo di uno specifico lato del corpo, ad esempio:

  • Dolore al gluteo destro:
    • Appendicite: In rari casi, l’appendicite può causare dolore riferito al gluteo destro (peraltro il paziente potrebbe ritrovarsi a flettere l’anca destra per accorciare il muscolo, al fine di trovare sollievo).
    • Patologie del fegato: Condizioni epatiche possono talvolta causare dolore riferito al quadrante superiore destro e occasionalmente al gluteo destro.
  • Dolore al gluteo sinistro:

Un dolore unilaterale persistente, specialmente se associato ad altri sintomi sistemici, dovrebbe sempre far considerare cause non muscoloscheletriche.

Quando preoccuparsi?

Contattare immediatamente il medico in caso di sintomi severi e in particolare se compaiono:

Può essere un tumore?

Sebbene molto raro, è in teoria possibile che il dolore al gluteo possa essere causato da un tumore.

Per approfondire: Dolore al gluteo: è un tumore?

Diagnosi

Per diagnosticare correttamente il dolore al gluteo si adotta un percorso che potrebbe comprendere diverse fasi successive.

Il primo passo consiste sempre nella raccolta di una dettagliata anamnesi, fondamentale per capire come e quando il dolore sia insorto e quali siano le sue caratteristiche specifiche.

Successivamente si procede con un esame fisico approfondito, durante il quale possono essere condotti vari test specifici, come ad esempio il test di Freiberg, particolarmente utile per identificare la sindrome piriforme.

Talvolta, in caso di dubbi residui, è possibile ricorrere ad esami strumentali come:

  • radiografia, esame di elezione per visualizzare eventuali alterazioni ossee o segni di artrosi.
  • ecografia, che si rivela particolarmente efficace per valutare borsiti e tendinopatie, con il vantaggio aggiuntivo di poter eseguire un esame dinamico,
  • TAC e/o risonanza magnetica, quando serva visione più dettagliata dei tessuti molli e dei nervi,
  • elettromiografia, quando si sospetti un coinvolgimento nervoso (questo esame fornisce informazioni sulla funzionalità dei nervi e dei muscoli coinvolti).

Come si cura il dolore al gluteo?

Il trattamento del dolore al gluteo si basa su diverse strategie, necessariamente adattate alla causa specifica e alla gravità dei sintomi. Gli approcci terapeutici si suddividono in tre categorie principali: conservativi, interventistici e chirurgici.

  • I trattamenti conservativi rappresentano la prima linea d’intervento. Questi includono il riposo e la modifica delle attività quotidiane, particolarmente efficaci nella borsite trocanterica. La fisioterapia può giocare un ruolo cruciale nelle affezioni muscolo-scheletriche, proponendo esercizi di stretching e rafforzamento muscolare, che si sono dimostrati molto utili, ad esempio, nella sindrome piriforme. Per quanto riguarda la terapia farmacologica, i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) vengono spesso prescritti per ridurre l’infiammazione, mentre i miorilassanti possono essere utili in presenza di spasmi muscolari.
  • Quando i trattamenti conservativi non producono i risultati sperati, si può ricorrere a terapie interventistiche. Le iniezioni di corticosteroidi si sono dimostrate efficaci nella borsite trocanterica acuta. Per l’osteoartrite dell’anca, le iniezioni di acido ialuronico stanno guadagnando popolarità, con benefici che possono durare fino a sei mesi. La terapia con onde d’urto è un’altra opzione promettente, particolarmente per le tendinopatie glutee croniche.
  • L’intervento chirurgico viene considerato solo nei casi refrattari al trattamento conservativo e interventistico. L’efficacia di questa opzione varia notevolmente a seconda della patologia specifica, ma può offrire sollievo in casi selezionati e correttamente valutati.

È importante sottolineare che la prevenzione gioca un ruolo fondamentale. Mantenere un peso corporeo sano, praticare esercizio fisico regolare e prestare attenzione all’ergonomia nelle attività quotidiane sono strategie che possono ridurre significativamente il rischio di sviluppare problemi al gluteo.

La scelta del trattamento più appropriato richiede una valutazione individualizzata, considerando la causa sottostante, la severità dei sintomi e le caratteristiche specifiche del paziente. Un approccio multidisciplinare, che coinvolga diverse figure professionali, offre spesso i migliori risultati nel gestire efficacemente il dolore al gluteo e nel migliorare la qualità di vita dei pazienti.

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