Introduzione
Il diverticolo di Meckel un diverticolo congenito, ovvero una sorta di piccola sacca presente sulla parete intestinale fin dalla nascita. È un residuo dello sviluppo prenatale dell’apparato digerente, ma non è necessariamente costituito dallo stesso tipo di tessuto dell’intestino tenue, ma spesso da quello tipico di stomaco ed è per questo in grado di produrre acido.
È la malformazione più comune del tratto gastrointestinale, riscontrabile in circa il 2% della popolazione; i maschi ne manifestano più frequentemente i sintomi, che possono comprendere
- sangue scuro nelle feci,
- feci color mattone (melena, nel caso degli adulti).
Non è in genere causa di dolore.
Nei casi sintomatici è opportuno ricorrere alla riparazione chirurgica, che consente di prevenire complicazioni a lungo termine.
Cause
Il diverticolo di Meckel è un’anomalia congenita (presente alla nascita) dovuta alla presenza di un residuo del dotto onfalomesenterico, che si organizza come un diverticolo (una sacca sulla parete intestinale).
Durante la gravidanza il dotto vitellino collega l’intestino embrionale al sacco vitellino , la struttura anatomica che consente il nutrimento dell’embrione nelle prime settimane, fino alla formazione di una placenta funzionante. Il dotto vitellino tende poi progressivamente a restringersi fino a scomparire tra la 5a e l’8a settimana di gestazione.
Nel diverticolo di Meckel non si verifica una completa regressione e rimane un residuo di lunghezza e posizione variabili.
Il diverticolo misura mediamente 3–5 cm e si trova nell’ileo (parte finale dell’intestino tenue, preceduto da duodeno e digiuno); poiché le cellule vitelline sono pluripotenti (in grado cioè di trasformarsi in qualsiasi tipo di cellula) nella metà dei casi contiene tessuto gastrico o, più raramente, pancreatico (solo sporadicamente epiteliale colico, biliare o endometriale).
In lingua anglosassone è spesso descritto dalla regola del 2:
Il diverticolo di Meckel si verifica nel 2% della popolazione, ma solo il 2% è sintomatico. I bambini hanno solitamente meno di 2 anni all’esordio dei sintomi, colpisce i maschi due volte più spesso delle femmine, si trova a 2 piedi [60 cm circa] dalla valvola ileocecale, è lungo 2 pollici [5 cm circa] o meno e può avere 2 tipi di rivestimento della mucosa.
Non emerge una chiara predisposizione familiare, mentre i neonati affetti da altre malformazioni del tratto gastrointestinale, del sistema nervoso o del sistema cardiovascolare sono associati ad un aumentato rischio di sviluppo del diverticolo.
Da un punto di vista anatomico è considerato un diverticolo vero, perché coinvolge tutti gli strati della parete intestinale.
Sintomi
Di norma il diverticolo di Meckel è del tutto asintomatico, diversamente il paziente diventa sintomatico tipicamente nella prima decade di vita con un’età media di 2,5 anni. Ad aumentare il rischio di sviluppare disturbi è soprattutto la presenza di tessuto gastrico (ovvero dello stomaco) e per questo in grado di produrre acidi; seppure il bicarbonato pancreatico immesso nel tratto intestinale precedente (duodeno) serve espressamente a neutralizzare l’acido in arrivo dallo stomaco, in un diverticolo di Meckel la mucosa gastrica eventualmente presente (ectopica, perché non dovrebbe essere in quella posizione) produce un acido che non viene efficacemente neutralizzato, con conseguente ulcerazione della mucosa intestinale e sanguinamento.
Il sintomo più caratteristico consiste quindi nella presenza di sangue visibile nelle feci, espulso però quasi sempre senza dolore (rara la presenza di dolore addominale).
Complicazioni
Quando l’intestino sviluppa un’ulcera potrebbe verificarsi un sanguinamento anche significativo, in grado di causare anemia (insufficiente numero di globuli rossi nel sangue) e, in casi estremi shock ipovolemico (potenzialmente pericolos per la vita).
L’infiammazione nel diverticolo potrebbe anche causare diverticolite di Meckel con rischio di perforazione.
In caso di inversione del diverticolo il paziente potrebbe sviluppare un’invaginazione intestinale ed esiste infine il rischio di ostruzione (la complicazione più comune nell’adulto), che può essere causata da volvolo, intussuscezione, erniazione, …
Rari, ma possibili, i tumori.
Diagnosi
Molti pazienti affetti da diverticolo di Meckel non scopriranno mai di averlo, la diagnosi è infatti nella maggior parte dei soggetti casuale, durante studi di imaging richiesti per altre ragioni.
Clinicamente viene sospettato in presenza di un paziente di età inferiore ai 2 anni con sanguinamento rettale indolore (rende conto di circa il 50% di tutte le emorragie del tratto gastrointestinale inferiore nei bambini al di sotto di questa età); radiografia e clisma opaco hanno purtroppo scarsa sensibilità, mentre rimane da preferire la scintigrafia con Tc-99m pertecnetato (scansione di Meckel).
La sua presenza dovrebbe inoltre essere presa in considerazione in caso di:
- bambini con intussuscezione ricorrente o atipica,
- paziente con sintomi di appendicite dopo che la loro appendice è stata rimossa,
- negli adulti con un’origine inspiegabile di sanguinamento gastrointestinale.
Cura
Il trattamento del diverticolo di Meckel sintomatico è l’escissione chirurgica, che può essere condotta mediante
- tecnica tradizionale (a cielo aperto)
- per via laparoscopica (preferita, quando possibile, perché meno invasiva).
Il trattamento del diverticolo di Meckel asintomatico è invece controverso e contrappone
- chirurgia,
- vigile attesa.
Qualora un diverticolo di Meckel venga accidentalmente scoperto durante un intervento chirurgico addominale condotto per un’altra condizione, la maggior parte dei chirurghi ne consiglia la rimozione.
In caso di abbondante perdita di sangue potrebbe essere necessario ricorrere ad una trasfusione di sangue (ed eventuale rianimazione in caso di shock).
Fonti e bibliografia
- Meckel Diverticulum – Jason An; Christopher P. Zabbo
- Wikipedia
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