Basta fesserie!
Concetti come “detox da cortisolo” o “disintossicazione da cortisolo” sono comparsi con sempre maggiore frequenza nei blog di benessere, nei social media e persino in alcuni programmi di medicina alternativa. Queste espressioni evocano l’idea che sia possibile “liberare” l’organismo da un eccesso di cortisolo, l’ormone dello stress, attraverso metodi naturali, diete o integratori specifici.
Tuttavia, dal punto di vista medico-scientifico, il concetto di “disintossicazione da cortisolo” non ha alcun fondamento fisiologico né riscontro nella letteratura endocrinologica seria.
Il cortisolo è un ormone steroideo prodotto dalle ghiandole surrenali e la sua secrezione è regolata principalmente dall’ormone adrenocorticotropo, che a sua volta risponde a stimoli legati allo stress, sia fisico che psicologico.
Il cortisolo ha numerose funzioni vitali, tra cui:
- Mantenimento della glicemia attraverso la produzione epatica di glucosio
- Modulazione della risposta infiammatoria e immunitaria
- Regolazione del metabolismo di grassi e proteine
- Controllo della pressione arteriosa e del volume circolante di sangue
- Adattamento allo stress acuto
La secrezione di cortisolo è circadiana, con un picco nelle prime ore del mattino e un nadir notturno. Questo ritmo può essere alterato in condizioni di stress cronico, depressione, malattie infiammatorie sistemiche e, ovviamente, in patologie endocrine.
Eccesso di cortisolo: patologia o fisiologia adattativa?
Un aumento dei livelli di cortisolo può verificarsi in due contesti:
- Fisiologico – ad esempio, in risposta a uno stress acuto o cronico, a un’infezione, a un intervento chirurgico, a un trauma o a uno sforzo psicofisico prolungato.
- Patologico – come nel caso della sindrome di Cushing, una condizione in cui l’organismo è esposto a livelli cronicamente elevati di cortisolo, per cause endogene (adenoma ipofisario ACTH-secernente, adenoma surrenalico) o esogene (uso prolungato di cortisone).
Nel primo caso parlare di “disintossicazione” non è solo fuorviante, ma anche potenzialmente pericoloso, poiché si rischia di patologizzare una risposta adattativa normale dell’organismo.
Nel secondo caso, la gestione dell’ipercortisolismo richiede un iter diagnostico e terapeutico complesso, che può includere test endocrinologici dinamici, imaging ipofisario o surrenalico, e – nei casi indicati – trattamenti chirurgici, farmacologici o radioterapici.
La bufala del “cortisol detox”

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Non esiste nella letteratura scientifica alcuna evidenza a supporto dell’esistenza di una “disintossicazione” da cortisolo. L’idea che si possa “eliminare” il cortisolo in eccesso con tisane, integratori, diete disintossicanti o pratiche di “pulizia ormonale” è priva di qualsiasi validità fisiologica.
Il cortisolo non è una tossina da espellere: è un ormone endogeno regolato finemente da circuiti neuroendocrini complessi. Qualunque intervento che ne alteri artificialmente la concentrazione senza indicazione medica può, anzi, risultare perfino dannoso.
Qualcosa di vero in effetti esiste…
È tuttavia vero che uno stile di vita disordinato – caratterizzato da sonno irregolare, alimentazione sbilanciata, sedentarietà e più in generale uno stress psicologico cronico – può contribuire a un modesto aumento dei livelli di cortisolo circolante, come risposta adattativa dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene a stimoli persistenti.
Questa è una reazione fisiologica a un contesto di stress cronico a cui la nostra biologia, evolutivamente modellata su stress acuti e brevi, effettivamente non è del tutto preparata.
Nonostante ciò, attribuire a questo lieve incremento del cortisolo la responsabilità primaria di patologie complesse come l’obesità, il diabete o i disturbi d’ansia è una semplificazione fuorviante e potenzialmente pericolosa. Le malattie croniche sono multifattoriali, e ridurre la loro eziologia a un solo ormone rischia di distogliere l’attenzione da interventi più completi ed efficaci.
Vuoi comunque abbassare il cortisolo? Fai così!
Sebbene non esista una “disintossicazione” da cortisolo, alcune pratiche basate sull’evidenza possono contribuire alla regolazione dell’asse ormonale che ne regola la produzione:
- Sonno regolare: la deprivazione cronica di sonno altera il ritmo circadiano del cortisolo
- Attività fisica moderata: riduce l’attività basale dell’asse ormonale HPA
- Tecniche di gestione dello stress: mindfulness, terapia cognitivo-comportamentale, meditazione
- Dieta bilanciata: evitare eccessi di zuccheri semplici e caffeina
- Riduzione dell’esposizione cronica a fattori stressanti
Tutti questi interventi, però, non “disintossicano” dal cortisolo, aiutano semplicemente a migliorare l’omeostasi neuroendocrina dell’organismo.
Per approfondire: Come abbassare il cortisolo
L'articolo Cos’è e come si fa la disintossicazione da cortisolo? proviene da Healthy The Wom.