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Morto per meningite di tipo B: come si trasmette? Come si riconosce?

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Le analisi di laboratorio hanno confermato che il giovane 18enne di Oristano è morto a causa di una meningite causata dal batterio Neisseria meningitidis di gruppo B.

Cos’è la meningite meningococcica?

La meningite è un’infiammazione delle membrane che rivestono il cervello e il midollo spinale e può avere diverse origini:

  • virale (la forma più comune e generalmente meno grave),
  • batterica (come nel recente caso di cronaca, più rara ma potenzialmente letale),
  • fungina (che colpisce principalmente persone immunocompromesse)
  • o parassitaria (molto rara).

Esistono anche forme non infettive, particolarmente rare.

Tra le forme batteriche, quella da meningococco (meningite meningococcica) è particolarmente temuta per la rapidità con cui progredisce e per la sua letalità se non riconosciuta e trattata tempestivamente.

La meningite meningococcica può progredire molto rapidamente e risultare fatale in poche ore. Per questo motivo:

  • I sintomi sospetti richiedono assistenza medica immediata
  • La diagnosi precoce e il trattamento tempestivo sono fondamentali
  • La profilassi dei contatti deve essere avviata rapidamente

Questa malattia, sebbene relativamente rara, rappresenta un’emergenza medica che richiede massima attenzione, soprattutto considerando che colpisce prevalentemente bambini e giovani adulti in piena salute.

Come si trasmette?

Rappresentazione grafica dell'infiammazione delle meningi alla base della meningite

Shuttertock/GraphicsRF.com

Il meningococco, batterio responsabile della morte del giovane, si trasmette principalmente attraverso:

  • Goccioline respiratorie (tosse, starnuti)
  • Contatto ravvicinato e prolungato con una persona infetta
  • Scambio di saliva (baci, condivisione di posate, bicchieri)

La trasmissione richiede generalmente un contatto stretto e prolungato. Il batterio non sopravvive a lungo nell’ambiente e non si diffonde facilmente come un comune raffreddore.

Da quali sintomi si riconosce la meningite di tipo B?

I sintomi iniziali possono essere simili a quelli influenzali, ma progrediscono rapidamente (spesso in 24 ore) e includono:

Febbre, mal di testa e rigidità nucale sono la classica triade della malattia.

Nei neonati i sintomi possono includere irritabilità, scarso appetito e pianto acuto e inconsolabile. La presenza di macchie rossastre-violacee sulla pelle che non sbiancano premendo è un segnale di particolare allarme che richiede assistenza medica immediata.

Profilassi antibiotica per i contatti

Come indicato dalla notizia, la ASL locale ha già attivato la profilassi per i contatti stretti del giovane deceduto. Il trattamento profilattico:

  • Prevede generalmente la somministrazione di un antibiotico specifico, ad esempio ciprofloxacina (adulti), rifampicina o ceftriaxone
  • Deve essere somministrato idealmente entro 24-48 ore dall’esposizione
  • È raccomandato per:
    • Familiari conviventi
    • Compagni di classe/squadra con contatti ravvicinati
    • Persone che hanno condiviso spazi ristretti per periodi prolungati
    • Operatori sanitari esposti a secrezioni respiratorie del paziente

L’antibiotico elimina il batterio dal tratto respiratorio dei portatori sani, interrompendo così la catena di trasmissione.

Vaccino

La vaccinazione rappresenta la misura preventiva più efficace. La ASL di Oristano ha avviato una campagna straordinaria di vaccinazione gratuita contro il meningococco B per tutti i giovani dagli 11 ai 25 anni, fascia particolarmente a rischio.

Il vaccino anti-meningococco B:

  • Fornisce protezione quasi immediata
  • È sicuro ed efficace
  • È normalmente incluso nel calendario vaccinale infantile, ma molti adolescenti e giovani adulti potrebbero non essere coperti

Per approfondire

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