Vuoi prima la notizia bella, la notizia brutta o quella bruttissima?
- La notizia bella è che sempre più studi dimostrano che dal diabete di tipo 2 si può guarire o, per usare una terminologia più corretta, è possibile ottenere una remissione.
- La notizia brutta è che serve impegno e volontà, tanto impegno e tanta volontà. L’idea che l’iperglicemia associata al diabete di tipo 2 fosse inevitabilmente progressiva è stata messa in discussione dalla pubblicazione dello studio DiRECT nel 2018. Attraverso una perdita media di peso di 10 kg, ottenuta con una dieta particolarmente severa, quasi metà dei partecipanti ha raggiunto la remissione del diabete di tipo 2 a 12 mesi.
- La notizia bruttissima è che la sostenibilità a lungo termine della remissione ottenuta è meno chiara: nello studio DiRECT il 36% dei pazienti era ancora in remissione dopo due anni, ma solo il 13% lo era dopo cinque anni nonostante un supporto da parte dei ricercatori che non è mai venuto meno.
Questo ai miei occhi ci insegna due cose:
- La prima è che, non sempre ma spesso, risolvere una glicemia elevata o addirittura portare in remissione il diabete non è tanto una questione di quale dieta sia più sana, ma di quale ti permetta di perdere il peso in eccesso.
Che sia un quasi digiuno come nello studio Direct, una mediterranea o una chetogenica o altro… l’aspetto importante sembra ridursi semplicemente a smaltire i chili in eccesso, o almeno a una parte. - Il secondo insegnamento è che, se come mangi oggi non mangerai anche domani, i risultati sarai destinato a perderli.
Lascia però che ti di un’altra buona notizia… poi ricapitoliamo.
Un recente studio pubblicato sul British Medical Journal mostra che, soprattutto quando intraprendiamo questo percorso nelle prime fasi e non con un grave diabete conclamato, non è necessario perdere tantissimi chili per vedere risultati che possono anzi essere stupefacenti.
In altre parole, non è mai troppo tardi per intervenire, ma se lo facciamo all’inizio lo sforzo iniziale richiesto è in genere minore e allo stesso tempo abbiamo una maggior probabilità di successo.
Ricapitoliamo
1. Nella maggior parte dei pazienti con glicemia elevata o diabete conclamato l’obiettivo è la perdita di peso.
2. Prima si interviene, minore è (mediamente, almeno) lo sforzo richiesto.
3. Come perdi i chili non importa, basta perderli.
4. Ma se non riuscirai a mantenere i risultati, o meglio ancora a migliorarli ulteriormente, non potrai che ritrovarti nella situazione iniziale.
Il vero problema e la soluzione

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Quindi, non senza una buona dose di consapevole e un po’ sfacciata semplificazione, il problema più grosso dopo la perdita di peso diventa il mantenimento… e come facciamo a mantenere i risultati?
La parola chiave è sostenibilità… dobbiamo rendere la dieta quotidiana sostenibile… e qual è la dieta sostenibile che per di più può vantare dalla sua tonnellate di letteratura che ne dimostra benefici cardiometabolici che vanno anche al di là del mero diabete di tipo 2?
La dieta mediterranea… la dieta mediterranea è probabilmente la soluzione più adatta alla maggior parte della popolazione…
Per sapere come applicarla ti rimando all’articolo dedicato: Dieta ipoglicemica, una guida pratica
L'articolo Si può guarire dal diabete? Sì, ma il problema viene dopo… proviene da Healthy The Wom.