La recente riforma del Codice della Strada ha introdotto modifiche significative che possono interessare potenzialmente tutti i guidatori che assumono farmaci contenenti sostanze psicotrope o con effetti collaterali potenzialmente rilevanti per la guida.
Tra le novità più importanti introdotte con le recenti modifiche al codice della strada è la norma che prevede che non sarà più richiesto, oltre alla positività ai test, dimostrare che il conducente si trovi in uno stato di alterazione psico-fisica causato dall’assunzione di tali sostanze. In altre parole, la semplice presenza di sostanze stupefacenti o psicotrope nei fluidi biologici del conducente sarà sufficiente per configurare il reato, indipendentemente dal fatto che queste abbiano effettivamente compromesso la sua capacità di guida.
Questa modifica solleva importanti interrogativi per chi utilizza regolarmente farmaci prescritti dal medico, come ansiolitici, antidepressivi e alcune categorie di antidolorifici.
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha richiesto l’istituzione di un tavolo tecnico con l’obiettivo di definire eventuali deroghe o una regolamentazione specifica che possa individuare situazioni in cui i pazienti-guidatori non siano soggetti a sanzioni. Nel frattempo, tuttavia, restano in vigore le norme attualmente previste.
Benzodiazepine e altri farmaci

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Secondo l’attuale normativa, tra le sostanze psicotrope (individuate da apposite tabelle formulate dal Ministero della Salute), figurano non solo le molecole comunemente intese, come cannabis, sostanze d’abuso e amfetamine, ma anche numerosi farmaci utilizzati a scopo terapeutico, come
- analgesici oppiacei: farmaci come Morfina (Oramorph, Sevredol), Ossicodone (OxyContin, Targin), Tramadolo (Contramal, Fortradol), Codeina (CoEfferalgan, Tachidol) e Fentanil (Durogesic, Actiq), spesso utilizzati per il trattamento del dolore intenso;
- antitussivi a base di Codeina (Cardiazol Paracodina);
- barbiturici: farmaci come Fenobarbital (Gardenale) , impiegati per il controllo delle crisi epilettiche;
- benzodiazepine, farmaci comunemente prescritti per l’ansia, l’insonnia o gli attacchi di panico, come Diazepam (Valium), Lorazepam (Tavor), Alprazolam (Xanax), Clonazepam (Rivotril) e Delorazepam (En);
- cannabis terapeutica;
- e altri medicinali che possono influenzare il sistema nervoso centrale e alterare, potenzialmente, la capacità di guida (c’è chi ipotizza che, tecnicamente, possano rientrarvi tutti i farmaci in cui il foglietto illustrativo menziona la possibilità di alterazione della capacità di guida, come gli antistaminici).
Si noti che:
Prima della riforma, la vecchia normativa puniva colui che, dopo aver assunto sostanze stupefacenti o psicotrope, si metteva alla guida in stato di alterazione psico-fisica. Invece, il nuovo art. 187 del Codice della strada punisce chiunque guida dopo aver assunto sostanze stupefacenti o psicotrope. Fonte: Studio Legale Nardone
Questo pone due conseguenze importanti:
- Il fatto che non sia più necessario dimostrare uno stato di alterazione psico-fisica implica che, anche in assenza di effetti evidenti sulla capacità di guida derivanti dall’uso del farmaco, il conducente potrebbe comunque essere accusato del reato previsto, anche qualora l’assunzione risalga a giorni prima (alcuni farmaci lasciano tracce in circolo più a lungo di altri) se solo il conducente risulterà positivo a specifici test eseguiti sui propri fluidi biologici (generalmente effettuati su saliva, sangue o urine).
- Ad oggi l’assunzione di queste sostanze anche se sotto prescrizione medica non autorizza automaticamente a guidare. Pertanto, in caso di positività ai test, la prescrizione del farmaco non costituisce una giustificazione che escluda la responsabilità penale.
Disclaimer
Le informazioni contenute in questo articolo hanno esclusivamente scopo informativo e non costituiscono consulenza legale o medica. Si raccomanda di consultare un avvocato esperto o il proprio medico per chiarimenti specifici sulla normativa o sull’uso di farmaci in relazione alla guida. Le normative possono variare e subire modifiche; pertanto, è sempre consigliabile verificare la legislazione vigente.
Altre fonti
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