Avvertenza
Il presente articolo non sostituisce il foglietto illustrativo dei farmaci né soprattutto il parere medico; le risposte alle domande più comuni su Cardura sono quindi fornite a solo scopo divulgativo e vanno intese come espressione del parere dell’autore, anche se formulate secondo scienza e coscienza e soprattutto in base a documenti ufficiali e letteratura scientifica disponibile.
In caso di dubbi s’invita quindi il lettore a fare riferimento al proprio curante.

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A cosa serve?
Cardura è il nome commerciale di un farmaco che contiene il principio attivo doxazosina, facente parte degli alfa-bloccanti.
È utilizzato per il trattamento della pressione alta (ipertensione essenziale).
Cardura agisce rilassando i vasi sanguigni, consentendo al sangue di passare più facilmente attraverso di essi. Questo aiuta ad abbassare la pressione sanguigna.
Fa bene alla prostata?
Pur non essendo registrato con questa indicazione, la doxazosina è un medicinale che per sua stessa natura è in grado di offrire sollievo ai sintomi dell’ipertrofia prostatica benigna. Esistono infatti medicinali a base dello stesso principio attivo che sono invece registrati per la prescrizione a questo preciso scopo (ad esempio Benur).
Serve ricetta?
Sì, per l’acquisto di Cardura è necessaria presentazione di ricetta medica ripetibile.
È mutuabile?
Sì, per le indicazioni registrate Cardura può essere prescritto attraverso il Sistema Sanitario Nazionale (mutua).
Precauzioni
Quando si inizia a prendere Cardura, si possono avvertire un senso di debolezza, capogiri e, raramente, svenimenti causati da un abbassamento della pressione sanguigna all’atto di alzarsi dalla posizione seduta o sdraiata. Se si avverte una sensazione di debolezza, capogiri o svenimento, è necessario sedersi o sdraiarsi fino a quando non ci si sente meglio ed evitare situazioni in cui si potrebbe cadere o infortunarsi. Il medico potrebbe decidere di misurare la pressione sanguigna regolarmente all’inizio del trattamento per ridurre la possibilità che si verifichino questi effetti indesiderati.
Se si sta per sottoporsi a un intervento chirurgico agli occhi per la cataratta (una opacizzazione del cristallino), si deve comunicare al proprio oculista prima dell’operazione che si sta utilizzando o si è precedentemente utilizzato Cardura. Cardura può causare delle complicazioni durante l’intervento chirurgico che possono essere gestite se lo specialista viene avvertito in anticipo.
Dosaggio e posologia
La dose iniziale di Cardura è di 1 mg somministrato in dose singola tutti i giorni.
Dopo una o due settimane il medico potrebbe aumentare la dose a 2 mg al giorno. Se necessario, dopo un ulteriore periodo di una o due settimane, il medico potrà decidere di aumentare di nuovo la dose a 4 mg al giorno.
Il medico, dopo un ulteriore periodo di una o due settimane e qualora necessario, potrà aumentare ancora la dose a 8 mg al giorno, fino ad abbassare la pressione del sangue al livello desiderato. In alcuni casi la dose può essere aumentata fino a un massimo di 16 mg al giorno.
La dose abituale è di 2 – 4 mg al giorno.
La dose massima raccomandata è di 16 mg al giorno.
Se necessario Cardura può essere associato ad altri medicinali per raggiungere l’effetto desiderato.
Dopo quanto fa effetto?
Nell’arco di qualche ora si dovrebbe iniziare ad apprezzare l’effetto di abbassamento della pressione, ma è possibile che servano diversi giorni prima di raggiungere un pieno effetto.
Prima dei pasti o dopo? A stomaco pieno o vuoto?
Cardura può essere assunto indifferentemente al mattino o alla sera, ma è importante essere regolari nell’orario scelto.
Per quanti giorni si può prendere?
In genere la terapia è cronica, ovvero sul lungo periodo.
Si può bere alcol?
Non sono segnalate specifiche interazioni con gli alcolici.
Effetti collaterali
Come tutti i medicinali, anche Cardura può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.
Se si manifesta uno di questi sintomi, INTERROMPERE il trattamento con Cardura e chiamare
immediatamente un’ambulanza:
- dolore al torace, dolore al petto (angina, infarto del miocardio);
- sensazione di difficoltà a respirare (dispnea), accompagnata da fastidio e sensazione di costrizione al torace (broncospasmo);
- improvviso mal di testa, sensazione di svenimento, debolezza alle braccia, gambe o problemi nel parlare che potrebbero essere sintomi di un ictus;
- rigonfiamento del viso e reazioni allergiche.
Informare immediatamente il medico se dopo l’assunzione di Cardura compare uno dei seguenti sintomi:
- battito cardiaco accelerato, rallentato o irregolare;
- percezione del proprio battito cardiaco (palpitazioni);
- ingiallimento della pelle o degli occhi (ittero);
- ridotto numero di globuli bianchi o di piastrine nel sangue. Queste situazioni possono comportare rispettivamente una maggiore predisposizione a contrarre infezioni oppure maggiore presenza di lividi o propensione al sanguinamento.
In pazienti trattati con Cardura sono inoltre stati segnalati i seguenti eventi avversi
- Effetti indesiderati comuni (possono interessare fino a 1 persona su 10)
- sensazione di giramento o di rotazione dell’ambiente circostante (vertigini), mal di testa;
- pressione bassa del sangue oppure abbassamento della pressione nel passaggio da una posizione seduta o sdraiata alla posizione in piedi;
- rigonfiamento di piedi, caviglie o dita;
- bronchite, tosse, infezione delle vie respiratorie (naso, gola, polmoni);
- naso chiuso, starnuti e/o naso che cola a causa di un’infiammazione della mucosa nasale (rinite);
- dolori addominali, nausea;
- infezione delle vie urinarie, incontinenza urinaria (incapacità di controllare e trattenere l’urina), infiammazione della vescica (cistite);
- sonnolenza, debolezza generalizzata;
- sensazione di pienezza e di fastidio allo stomaco, bocca secca;
- prurito;
- dolore al torace, mal di schiena, dolori muscolari;
- sintomi simil-influenzali.
- Effetti indesiderati non comuni (possono interessare fino a 1 persona su 100)
- costipazione, flatulenza, infiammazione dello stomaco e dell’intestino (gastroenterite) che può causare diarrea e vomito;
- dolore o fastidio nell’urinare, bisogno di urinare più spesso del solito, sangue nelle urine;
- rigonfiamento e infiammazione delle articolazioni (gotta), dolore alle articolazioni, dolore generalizzato;
- rigonfiamento del viso;
- insonnia, agitazione, ansia, depressione o nervosismo;
- temporanea perdita di coscienza;
- ridotta o alterata sensibilità al tatto di mani e piedi;
- aumento o perdita di appetito, aumento di peso;
- perdita di sangue dal naso;
- eruzione cutanea;
- tintinnio o ronzio nelle orecchie, tremore;
- impossibilità/incapacità di raggiungere o mantenere l’erezione del pene;
- aumento degli enzimi epatici che può alterare alcuni esami medici.
- Effetti indesiderati rari (possono interessare fino a 1 persona su 1.000)
- aumento del numero di volte in cui si ha necessità di urinare;
- crampi muscolari, debolezza muscolare.
- Effetti indesiderati molto rari (possono interessare fino a 1 persona su 10.000)
- epatite (infiammazione del fegato) o disturbo biliare (colestasi);
- orticaria, perdita dei capelli, chiazze rosse o viola sulla pelle dovute a sanguinamenti sotto la pelle o sotto le mucose (porpora);
- sensazione di formicolio o intorpidimento di mani e piedi;
- affaticamento, sensazione di malessere generalizzato;
- offuscamento della vista;
- vampate di calore;
- disturbi nell’urinare, bisogno di urinare di notte, aumento del volume urinario;
- ingrossamento delle mammelle negli uomini;
- erezione dolorosa persistente del pene. Rivolgersi immediatamente a un medico;
- capogiri improvvisi accompagnati a perdita dell’equilibrio.
- Altri effetti indesiderati (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
- eiaculazione retrograda (il liquido seminale viene eiaculato non all’esterno ma nella vescica), che, può dare urina torbida successivamente all’orgasmo;
- possono insorgere problemi agli occhi durante interventi chirurgici per la cataratta (intorbidimento del cristallino).
Controindicazioni: quando NON prendere Cardura
Cardura non deve essere assunto in caso di:
- allergia alla doxazosina, ad altri tipi di chinazoline (come prazosina o terazosina) o ad uno qualsiasi degli eccipienti del farmaco,
- ingrossamento della ghiandola prostatica (iperplasia prostatica benigna) unitamente a difficoltà a urinare, infezione cronica delle vie urinarie o calcoli nella vescica,
- ipotensione ortostatica, una forma di abbassamento della pressione sanguigna che provoca capogiri o una sensazione di stordimento all’atto di alzarsi dalla posizione seduta o sdraiata,
- incontinenza urinaria caratterizzata da una perdita involontaria d’urina che si verifica come conseguenza di una vescica troppo piena, o se non si produce un’adeguata quantità di urina, con o senza una progressiva perdita della capacità dei reni di funzionare.
Si deve informare il medico o il farmacista prima di prendere Cardura se si è affetti da una delle seguenti condizioni, perché in questi casi Cardura deve essere usato con cautela:
- malattia del cuore
- malattia del fegato (attuale o pregressa)
- assunzione di medicinali per il trattamento della disfunzione erettile (impotenza) della classe degli inibitori della fosfodiesterasi 5 (ad esempio sildenafil, tadalafil e vardenafil), in quanto entrambi i medicinali hanno l’effetto di abbassare la pressione del sangue attraverso la dilatazione dei vasi sanguigni. L’uso contemporaneo di Cardura e questi altri medicinali potrebbe provocare un eccessivo abbassamento della pressione del sangue. Per ridurre la probabilità che si manifestino dei sintomi, sarà necessario che si inizi prima la terapia con Cardura assumendo regolarmente una dose giornaliera. Poi, quando la terapia con Cardura sarà stabilizzata, si potrà iniziare ad assumere i medicinali per la disfunzione erettile.
Interazioni
Segnalare al medico qualsiasi farmaco in uso e, in particolare:
- inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 per il trattamento della disfunzione erettile, come sildenafil, tadalafil e vardenafil,
- altri medicinali che abbassano la pressione sanguigna,
- antibiotici e antifungini, come claritromicina, itraconazolo, ketoconazolo, telitromicina, voriconazolo,
- medicinali utilizzati per il trattamento dell’HIV, come indinavir, nelfinavir, ritonavir, saquinavir,
- nefazodone, un medicinale utilizzato per il trattamento della depressione.
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