Introduzione
L’ipertensione endocranica è una condizione caratterizzata da un aumento della pressione esercitata sul cervello; può verificarsi improvvisamente, ad esempio a seguito di un grave trauma cranico, ictus o ascesso cerebrale (evento acuto), oppure protrarsi ed aumentare progressivamente nel tempo (cronico), spesso senza causa apparente.
Si tratta di una situazione ad alto rischio di lesioni permanenti, perché a causa dell’impossibilità di espansione del cranio (costituito da ossa) il cervello può venire compresso fino a subire lesioni permanenti.
Richiami di anatomia
Il cranio è una struttura ossea rigida che contiene e protegge tre componenti:
- cervello,
- liquido cerebrospinale (che circonda l’intero sistema nervoso e funge tra l’altro da protezione)
- e sangue.
Qualsiasi aumento del volume del suo contenuto aumenta la pressione all’interno della volta cranica; la teoria più condivisa (ipotesi di Monro-Kellie) afferma che il contenuto del cranio sia in uno stato di volume costante, ovvero che la somma del volume di dei tessuti cerebrali, del liquido cerebrospinale e del sangue intracranico siano fissi.
Questo significa che un aumento del volume di un componente comporterà una diminuzione del volume in uno o due degli altri componenti ed il rischio maggiore è che questo implichi:
- una diminuzione del flusso sanguigno cerebrale,
- un’ernia del cervello od una sua lesione.
La pressione nella volta cranica è misurata in millimetri di mercurio (mm Hg) ed è normalmente inferiore a 20 mm Hg.
Cause
Le cause dell’aumento della pressione intracranica possono essere distinte in base alle componenti intracerebrali che causano la variazione:
- Aumento del volume del cervello, ovvero un gonfiore generalizzato del cervello o edema cerebrale, causato ad esempio da
- traumi,
- ictus,
- iperammoniemia,
- encefalopatia uremica,
- carenza di sodio.
- Effetto di massa, in caso di presenza di
- Ematoma
- Tumore
- Ascesso
- Infarto cerebrale (con sviluppo di edema)
- Aumento del liquido cerebrospinale
- Aumento della produzione di liquido cerebrospinale
- Carcinoma del plesso corioideo
- Diminuito riassorbimento del liquido cerebrospinale
- Idrocefalo ostruttivo
- Meningite
- Aumento del volume del sangue
- Aumento del flusso sanguigno cerebrale durante ipercapnia e aneurismi
- Trombosi del seno venoso
- Pressione venosa centrale elevata, ad esempio da insufficienza cardiaca
- Altre cause
- Deformità del cranio come la craniosinostosi
- Eccesso di vitamina A (tipicamente da farmaci), uso di tetracicline
Quando non sia possibile individuare una causa la diagnosi è di ipertensione endocranica idiopatica.
Sintomi
Gli effetti dannosi dell’ipertensione endocranica sono principalmente dovuti al danno cerebrale causato dall’ischemia cerebrale, ovvero dalla riduzione dell’afflusso di sangue ai tessuti cerebrali in seguito alla pressione.
I sintomi più caratteristici di un aumento della pressione endocranica possono includere:
- un mal di testa lancinante costante, che può peggiorare al mattino, quando si tossisce o a seguito di sforzi (può migliorare invece in posizione eretta, grazie alla forza di gravità che limita la pressione esercitata da eventuali liquidi)
- papilledema e conseguenti disturbi della visione (visione offuscata, vista doppia, …) e perdita temporanea della vista (soprattutto in occasione di tosse, starnuti, posizione chinata, …)
- sensazione di malessere e vomito
- stato mentale alterato che varia dalla sonnolenza al coma.
Oltre a quanto sopra, in caso di effetto massa (ad esempio in presenza di tumore o ematoma) con conseguente spostamento del tessuto cerebrale, ulteriori segni possono includere
- dilatazione pupillare,
- paralisi del sesto nervo cranico (abducente),
- triade di Cushing:
- aumento della pressione sanguigna sistolica (massima),
- riduzione della frequenza cardiaca (bradicardia),
- alterazioni del ritmo respiratorio.
Complicazioni
L’ipertensione endocranica può rapidamente diventare pericolosa per la vita se non viene diagnosticata e le cause trattate adeguatamente; soprattutto nei casi acuti (ad esempio in seguito a traumi) è estremamente importante intervenire tempestivamente per prevenire l’ernia cerebrale e la morte.
L’ipertensione endocranica può talvolta causare lesioni permanenti, che possono ad esempio riguardare la vista.
Diagnosi
Il sospetto di aumento della pressione endocranica può nascere a seguito di sintomi suggestivi lamentati dal paziente, come problemi di vista e mal di testa persistente.
Tra gli approcci più utili per confermare la diagnosi (e trovare la causa a monte) possono essere prescritti:
- visita neurologica,
- visita oftalmologica (oculista),
- TAC/risonanza magnetica del cervello,
- puntura lombare, un esame più invasivo in cui un ago viene inserito nella colonna vertebrale per valutare la pressione del fluido che circonda cervello e midollo spinale, oltre a poterne prelevare un piccolo campione per successive analisi.
Cura
Il trattamento dell’ipertensione endocranica dipende dalla causa scatenante, se nota.
Fonti e bibliografia
- NHS
- Increased Intracranial Pressure – Venessa L. Pinto; Prasanna Tadi; Adebayo Adeyinka.
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