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Piselli: benefici e proprietà di un piccolo e potente tesoro

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Piselli: piccoli, verdi e… straordinari!

C’è qualcosa nei piselli che li rende irresistibili.

Non chiedermi il perché — sarà il loro aspetto tenero e rassicurante, sarà che non evocano quel timore reverenziale che spesso accompagna la parola legumi — ma, tra ceci, lenticchie e fagioli in genere, sono decisamente i più amichevoli.

Perfino i bambini, di solito sospettosi verso tutto ciò che è verde e sano, li accettano senza troppe storie. E allora approfittiamone: perché i piselli sono sì legumi a tutti gli effetti, ma anche un concentrato di virtù nutrizionali da non sottovalutare.

I piselli non sono solo il simbolo delle prime lezioni di genetica (ciao Mendel!).

Accompagnano l’umanità da almeno 8000 anni e fanno parte di quelle primissime specie domesticate nella celebre Mezzaluna Fertile, una lunga convivenza che ha dato i suoi frutti, in tutti i sensi! I piselli sono piccoli, sì, ma anche nutrienti, versatili, sazianti e sostenibili. Aggiungerli più spesso alla tua dieta può davvero fare la differenza, ecco come.

Cosa c’è dentro un pisello?

Piselli su sfondo bianco

Shutterstock/1464749834

Se parliamo di piselli freschi, il loro profilo nutrizionale è sorprendentemente bilanciato:

  • Buona quota di proteine vegetali (5.5%),
  • Carboidrati complessi (6.5%),
  • Grassi quasi assenti (0.6%),
  • Fibra in abbondanza (6.3%) — una manna per l’intestino e la sazietà.

E non dimentichiamoci che, essendo ricchissimi d’acqua (quasi l’80% del peso fresco), saziano molto di più di quanto la loro dimensione potrebbe far pensare. Non male per un cibo così piccolo!

Ma le proteine sono “incomplete”? Sì… e allora?

Sì, è vero: come tutti i legumi, anche i piselli sono un po’ carenti di alcuni aminoacidi, soprattutto quelli solforati. Ma basta poco per ovviare al problema: un cereale a fianco — riso, pasta, pane — e il gioco è fatto. Non serve nemmeno che siano nello stesso piatto o pasto: il nostro corpo sa bene come “fare la spesa” nel corso della giornata.

Insomma, risi e bisi non è solo una ricetta della tradizione veneta: è un esempio perfetto di sinergia alimentare (e non è un caso ritrovare associazioni simili anche in altre tradizioni culturali, come il riso alla cantonese).

E la questione dell’assorbimento?

Un’altra obiezione frequente ai legumi è che le loro proteine siano meno biodisponibili rispetto a quelle animali.

Anche questo è in parte vero, per via della presenza di composti anti-nutrizionali e della struttura più resistente delle proteine vegetali, ma di nuovo c’è una buona notizia:

  1. Il nostro corpo si adatta, migliorando la digestione con il consumo regolare.
  2. La maggior parte delle persone nei Paesi occidentali assume più proteine di quante ne abbia bisogno, quindi nessun allarme.
  3. Ma soprattutto i legumi sono associati a una longevità più sana, come confermano diverse pubblicazioni scientifiche. E questo dovrebbe bastare per metterli in cima alla lista dei cibi da portare in tavola spesso e volentieri, a prescindere da qualsiasi altra considerazione.

Vitamine, minerali e… un’identità da ristabilire

I piselli sono una buona fonte di potassio, fosforo, ferro e calcio, oltre a vitamine del gruppo B, in particolare folati, preziosissimi in molte fasi della vita.

Ma attenzione: non sono verdura, sono legumi!
Questo significa due cose:

  1. Non sostituiscono la porzione di verdura a pasto.
  2. Hanno un contenuto calorico maggiore, sì, ma… davvero stiamo mettendo i piselli sotto accusa per le calorie? Se questo fosse il problema nutrizionale principale della nostra società, saremmo messi benissimo.

Per approfondire: I piselli sono verdura?

Piselli: una miniera di composti bioattivi

Antiossidanti, antinfiammatori, antidiabetici, immunomodulatori… l’elenco dei potenziali benefici associati ai piselli è lungo e promettente. Ma — ed è bene sottolinearlo — questi effetti vanno letti nel contesto di una dieta sana nel suo insieme.

Non esistono alimenti miracolosi. Esistono abitudini alimentari intelligenti. E i piselli dovrebbero farne parte a pieno titolo come tutti gli altri legumi.

Basso indice glicemico, e un alleato contro i picchi di zucchero

Come tutti i legumi, anche i piselli vantano un indice glicemico basso, che aiuta fra l’altro a stabilizzare la glicemia dell’intero pasto. Questo diventa particolarmente utile se li abbini a fonti di carboidrati a IG più alto, come riso o pane bianco (Nota per i più attenti: il riso integrale è sempre la scelta migliore, ma su questo ci torniamo un’altra volta.)

E i piselli surgelati?

Vanno benissimo!

Sono uno dei “salvacena” migliori che esistano, sempre pronti all’uso e perfetti quando dimentichi di mettere in ammollo i fagioli la sera prima.

Un piccolo trucco: conserva l’acqua di cottura, è dolcissima e può tornare utile per vellutate o risotti.

E se germogliassero?

Sì, i piselli si possono anche germogliare. E qui si apre un mondo affascinante, quello dei germogli, che meriterebbe un approfondimento a parte. Sappi solo che, durante la germinazione, il profilo nutrizionale cambia e si arricchisce. Una vera chicca per gli appassionati.

E l’ambiente?

I piselli, come altri legumi, hanno anche un impatto ambientale decisamente più sostenibile rispetto alle fonti proteiche animali. Arricchiscono il suolo di azoto e richiedono meno risorse per la coltivazione. Un piccolo gesto per la nostra salute e per quella del pianeta.

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