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Cosa fa l’odontoiatra? Differenze con il dentista?

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Cos’è l’odontoiatria e stomatologia

L’odontoiatria è la branca della medicina che si occupa della prevenzione, diagnosi e trattamento delle patologie che colpiscono i denti, le gengive e le strutture correlate del cavo orale. La stomatologia, invece, è quella parte della disciplina che si concentra specificamente sulle malattie della mucosa orale, delle ghiandole salivari e delle altre strutture della bocca.

Questa specialità medica riveste un ruolo fondamentale nella salute generale dell’individuo, poiché problemi del cavo orale possono influenzare negativamente non solo la capacità di alimentarsi correttamente, ma anche la salute sistemica, con collegamenti dimostrati a patologie cardiovascolari, diabete e altre condizioni croniche.

Che differenza c’è tra odontoiatria e dentista?

Sebbene tecnicamente i due termini indichino due percorsi accademici differenti (vide infra), nella pratica quotidiana si tratta di due figure sostanzialmente sovrapponibili: entrambi si riferiscono al professionista che si occupa della diagnosi, prevenzione e trattamento delle malattie che colpiscono denti, bocca, mascelle e tessuti ad essi correlati.

Come si diventa odontoiatra

Odontoiatra

Gemini AI

In Italia per esercitare la professione di odontoiatra è necessario conseguire la laurea magistrale a ciclo unico in Odontoiatria e Protesi Dentaria, della durata di sei anni. Il corso combina un’approfondita preparazione teorica nelle scienze biomediche con un esteso tirocinio clinico pratico. Al termine del percorso formativo, è richiesto il superamento dell’Esame di Stato abilitante (oggi integrato nel percorso universitario) e l’iscrizione all’Albo degli Odontoiatri presso l’Ordine provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (OMCeO).

In passato, prima dell’istituzione della laurea in Odontoiatria nel 1980, era possibile accedere alla professione attraverso il conseguimento della laurea in Medicina e Chirurgia, seguita da una specializzazione in Odontoiatria e stomatologia.

Di cosa si occupa l’odontoiatra

L’odontoiatra si occupa della salute orale a 360 gradi, intervenendo sia in ambito preventivo che terapeutico. Le sue competenze includono:

  • Prevenzione delle patologie del cavo orale attraverso controlli periodici e igiene professionale
  • Diagnosi e trattamento delle carie dentali
  • Terapie endodontiche (devitalizzazioni)
  • Trattamenti parodontali per le malattie gengivali
  • Chirurgia orale, inclusa l’estrazione di denti e l’implantologia
  • Riabilitazione protesica (corone, ponti, protesi rimovibili)
  • Ortodonzia per la correzione dei problemi di allineamento dentale
  • Diagnosi e trattamento delle patologie della mucosa orale

L’odontoiatra collabora frequentemente con altre figure sanitarie, come l’igienista dentale, che si occupa specificamente della prevenzione e della detartrasi, e con specialisti medici come otorinolaringoiatri, chirurghi maxillo-facciali e medici internisti, soprattutto quando le patologie orali sono correlate a condizioni sistemiche.

Quali patologie tratta

L’odontoiatra tratta numerose patologie, tra cui:

  • Carie dentale: erosione dello smalto e della dentina causata da batteri
  • Malattia parodontale: infiammazione e infezione dei tessuti che sostengono i denti (gengivite e parodontite)
  • Pulpite: infiammazione della polpa dentale
  • Ascessi dentali: infezioni localizzate con accumulo di pus
  • Lesioni traumatiche: fratture, lussazioni e avulsioni dentali
  • Malocclusioni: problemi di allineamento dentale e rapporti tra le arcate
  • Bruxismo: digrignamento involontario dei denti
  • Disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM)
  • Afte e stomatiti: lesioni della mucosa orale
  • Leucoplachia e altre lesioni potenzialmente maligne
  • Tumori del cavo orale
  • Xerostomia: secchezza delle fauci
  • Alitosi: cattivo odore del respiro di origine orale

Quando rivolgersi all’odontoiatra

È importante sottolineare che i sintomi descritti di seguito possono avere cause diverse e che l’elenco non è esaustivo. In generale, è consigliabile effettuare visite odontoiatriche di controllo almeno una volta all’anno, anche in assenza di sintomi, per prevenire l’insorgenza di patologie.

Sintomi che richiedono una visita odontoiatrica

  • Dolore dentale, soprattutto se acuto, persistente o che peggiora con stimoli termici (caldo/freddo)
  • Sanguinamento gengivale durante lo spazzolamento o spontaneo
  • Gonfiore o arrossamento delle gengive
  • Mobilità dentale non correlata alla permuta fisiologica nei bambini
  • Sensibilità dentale aumentata
  • Alitosi persistente nonostante una corretta igiene orale
  • Lesioni della mucosa orale che non guariscono entro due settimane
  • Difficoltà o dolore durante la masticazione
  • Trauma dentale (fratture, lussazioni, avulsioni)
  • Presenza di ascessi o fistole gengivali
  • Cambiamenti nel colore dei denti o delle gengive

Segnali d’allarme: quando intervenire subito

Alcune situazioni richiedono un intervento odontoiatrico urgente:

  • Trauma dentale con avulsione (dente completamente fuoriuscito dall’alveolo) – in questo caso il dente va conservato nel latte o nella saliva e bisogna recarsi immediatamente dall’odontoiatra
  • Dolore dentale intenso e pulsante che non risponde agli analgesici
  • Gonfiore facciale esteso, soprattutto se accompagnato da febbre
  • Sanguinamento abbondante dopo un’estrazione o un intervento
  • Difficoltà respiratorie o di deglutizione associate a problemi orali

Condizioni che necessitano monitoraggio specialistico

Alcune condizioni richiedono controlli odontoiatrici più frequenti:

  • Pazienti con diabete (maggior rischio di malattia parodontale)
  • Persone con malattie cardiovascolari
  • Pazienti immunodepressi o in terapia immunosoppressiva
  • Pazienti in terapia con bifosfonati (rischio di osteonecrosi)
  • Donne in gravidanza (rischio di gengivite gravidica)
  • Pazienti con protesi valvolari cardiache o altre condizioni che richiedono profilassi antibiotica
  • Persone con xerostomia (secchezza delle fauci)

Come prepararsi alla visita

Per ottimizzare la visita odontoiatrica, è consigliabile:

  • Compilare accuratamente il questionario anamnestico, indicando tutte le patologie presenti, i farmaci assunti e le eventuali allergie
  • Portare radiografie recenti o altri esami diagnostici precedentemente effettuati
  • Preparare un elenco dei sintomi avvertiti, specificando quando sono iniziati e cosa li peggiora o migliora
  • Effettuare una normale igiene orale prima della visita, senza eccessi
  • Informare l’odontoiatra di eventuali fobie o ansie legate alle cure dentali
  • Per i pazienti con patologie sistemiche, portare documentazione medica recente
  • Se si è in terapia con farmaci anticoagulanti o antiaggreganti, informare preventivamente lo studio dentistico

Come si svolge la visita

Una tipica visita odontoiatrica si articola in diverse fasi:

  1. Raccolta anamnestica: il professionista raccoglie informazioni sulla storia medica generale e odontoiatrica del paziente
  2. Esame obiettivo extraorale: valutazione di viso, collo, articolazione temporo-mandibolare e linfonodi
  3. Esame obiettivo intraorale: ispezione di denti, gengive, mucose, lingua e altre strutture del cavo orale
  4. Sondaggio parodontale: misurazione della profondità delle tasche gengivali per valutare lo stato di salute del parodonto
  5. Valutazione dell’occlusione: analisi dei rapporti tra le arcate dentarie
  6. Eventuali esami strumentali come radiografie endorali o fotografie
  7. Formulazione della diagnosi e presentazione del piano di trattamento

Esami diagnostici frequentemente prescritti

  • Radiografie endorali (periapicali o bite-wing) per valutare carie, lesioni periapicali e livello osseo
  • Ortopantomografia (panoramica) per una visione d’insieme di entrambe le arcate
  • TAC Cone Beam per valutazioni tridimensionali, particolarmente utile in implantologia
  • Fotografie intraorali ed extraorali per documentazione e pianificazione
  • Modelli in gesso delle arcate dentarie
  • Test di vitalità pulpare per valutare lo stato della polpa dentale
  • Esami microbiologici in caso di infezioni specifiche
  • Biopsie per l’analisi istologica di lesioni sospette

Sottospecializzazioni e differenze con altre figure correlate

L’odontoiatria comprende diverse sottospecializzazioni, ognuna focalizzata su aspetti specifici:

  • Conservativa: si occupa del trattamento delle carie e del restauro dei denti
  • Endodonzia: specializzata nel trattamento dei canali radicolari
  • Parodontologia: focalizzata sulle malattie gengivali e del parodonto
  • Protesi: dedicata alla riabilitazione di denti mancanti o gravemente compromessi
  • Ortodonzia: si occupa della correzione delle malocclusioni
  • Pedodonzia: specializzata nelle cure odontoiatriche pediatriche
  • Chirurgia orale: dedicata agli interventi chirurgici del cavo orale
  • Implantologia: focalizzata sull’inserimento di impianti dentali
  • Gnatologia: studia e tratta i disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare

È importante distinguere l’odontoiatra da altre figure professionali correlate:

  • Igienista dentale: professionista sanitario che si occupa principalmente di prevenzione e igiene orale professionale, operando su indicazione dell’odontoiatra
  • Chirurgo maxillo-facciale: medico specialista che tratta patologie più complesse che coinvolgono le ossa mascellari, la mandibola e i tessuti circostanti, inclusi traumi facciali e tumori
  • Odontotecnico: tecnico che realizza in laboratorio dispositivi protesici su prescrizione dell’odontoiatra, senza contatto diretto con il paziente
  • Otorinolaringoiatra: medico specialista che può collaborare con l’odontoiatra per patologie che coinvolgono sia il cavo orale che le vie aeree superiori

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