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Cosa fa il medico sportivo? Cos’è la medicina dello sport?

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Cos’è la Medicina dello Sport

La Medicina dello Sport è una specialità medica che si occupa della prevenzione, diagnosi, trattamento e riabilitazione delle patologie correlate all’attività fisica e sportiva. Questa disciplina si concentra non solo sugli atleti professionisti, ma anche su chi pratica sport a livello amatoriale e su chi utilizza l’esercizio fisico come strumento di prevenzione e terapia.

Nella vita quotidiana la Medicina dello Sport riveste un ruolo fondamentale, poiché l’attività fisica è riconosciuta come uno dei principali fattori di promozione della salute e prevenzione di numerose patologie croniche, dalle malattie cardiovascolari al diabete, dall’obesità ad alcune forme tumorali.

Come si diventa medico sportivo

In Italia per diventare medico sportivo è necessario conseguire la laurea in Medicina e Chirurgia (6 anni) e l’abilitazione professionale.

Successivamente occorre specializzarsi in Medicina dello Sport e dell’Esercizio Fisico, un percorso di formazione post-laurea della durata di 4 anni. Durante la specializzazione, il medico acquisisce competenze specifiche in fisiologia dell’esercizio, cardiologia dello sport, ortopedia e traumatologia sportiva, nutrizione applicata all’attività fisica e riabilitazione.

Che differenza c’è tra Sport ed Esercizio Fisico?

La differenza principale tra sport ed esercizio fisico è nella finalità e nella struttura:

  1. Lo sport è un’attività fisica organizzata, governata da regole specifiche, spesso competitiva, con obiettivi di performance e risultati. Include discipline come calcio, tennis o nuoto in contesti organizzati.
  2. L’esercizio fisico è qualsiasi attività fisica strutturata e ripetitiva eseguita per migliorare o mantenere la forma fisica e la salute. Non è necessariamente competitivo e può includere camminare, fare jogging o sollevare pesi con l’obiettivo primario di benessere personale.

Di cosa si occupa il medico sportivo

Medico sportivo durante prova da sforzo

Gemini AI

Il medico sportivo ha un campo d’azione molto ampio che comprende:

  • Valutazione dell’idoneità alla pratica sportiva agonistica e non agonistica (rilascio del certificato medico necessario alla pratica dell’attività sportiva agonistica e non agonistica)
  • Prevenzione e gestione dei traumi e delle patologie correlate all’attività sportiva
  • Prescrizione dell’esercizio fisico come terapia per diverse patologie croniche
  • Ottimizzazione della performance sportiva attraverso programmi personalizzati
  • Educazione alla corretta alimentazione e idratazione durante l’attività fisica
  • Contrasto al doping e promozione dell’etica sportiva

Questa figura professionale lavora in stretta collaborazione con altri specialisti come ortopedici, fisiatri, cardiologi, nutrizionisti, fisioterapisti e preparatori atletici, creando un approccio multidisciplinare alla salute dell’atleta e di chi pratica attività fisica.

Quali patologie tratta

Il medico sportivo si occupa di numerose condizioni, tra cui:

  • Traumi muscolari: contusioni, stiramenti, strappi
  • Lesioni tendinee: tendiniti, tendinosi, rotture tendinee
  • Patologie articolari: distorsioni, lussazioni, lesioni legamentose
  • Fratture da stress e altre problematiche ossee correlate al sovraccarico
  • Sindromi da sovrallenamento e overuse
  • Problematiche cardiache correlate all’attività sportiva
  • Disturbi metabolici nell’atleta
  • Alterazioni posturali e biomeccaniche
  • Patologie croniche in cui l’esercizio fisico rappresenta parte integrante della terapia

Quando rivolgersi al medico sportivo

È importante sottolineare che i sintomi descritti di seguito possono essere causati da diverse condizioni e non necessariamente richiedono l’intervento immediato di un medico sportivo. In caso di dubbi, è sempre consigliabile consultare prima il proprio medico di medicina generale.

Situazioni gestibili dal medico di base vs specialista

Il medico di medicina generale può gestire problematiche minori come piccoli traumi muscolari, affaticamento post-allenamento o dolori articolari lievi e transitori. È opportuno rivolgersi al medico sportivo quando:

  • Si necessita di certificazione per l’idoneità sportiva agonistica (obbligatoria per legge)
  • I sintomi persistono nonostante il riposo e le terapie di primo livello
  • Si desidera iniziare un’attività fisica strutturata dopo un periodo di sedentarietà, specialmente in presenza di fattori di rischio o patologie preesistenti
  • Si vogliono ottimizzare le prestazioni sportive con programmi personalizzati

Segnali d’allarme: quando intervenire subito

Alcuni sintomi richiedono una valutazione urgente (valutare il Pronto Soccorso):

  • Dolore toracico durante o dopo l’esercizio fisico
  • Sincope (perdita di coscienza) o pre-sincope durante l’attività fisica
  • Dispnea (difficoltà respiratoria) sproporzionata rispetto all’intensità dell’esercizio
  • Palpitazioni persistenti o aritmie percepite durante lo sforzo
  • Trauma acuto con importante limitazione funzionale, gonfiore o deformità
  • Dolore intenso che non si attenua con il riposo

Condizioni che necessitano monitoraggio specialistico

Alcune situazioni richiedono controlli periodici da parte del medico sportivo (o altro specialista, come cardiologo, pneumologo, …):

  • Atleti con patologie croniche (cardiopatie, asma, diabete, epilessia)
  • Sportivi in fase di recupero post-infortunio o post-chirurgica
  • Atleti di alto livello per ottimizzare le prestazioni e prevenire infortuni
  • Persone che utilizzano l’esercizio fisico come terapia per patologie croniche
  • Atleti master (over 35-40 anni) che praticano sport ad alta intensità

Come prepararsi alla visita

Per ottimizzare la visita con il medico sportivo è consigliabile:

  • Portare la documentazione medica precedente (referti di esami, visite specialistiche, certificati sportivi precedenti)
  • Preparare un elenco dei farmaci assunti regolarmente o occasionalmente
  • Annotare la storia familiare di malattie cardiovascolari, morte improvvisa o altre patologie rilevanti
  • Portare un diario dell’allenamento recente con dettagli su frequenza, intensità e tipologia di attività
  • Indossare abbigliamento comodo che permetta di eseguire test fisici
  • Portare le scarpe sportive abitualmente utilizzate (utili per valutazioni biomeccaniche)
  • Evitare pasti abbondanti, alcol, fumo e attività fisica intensa nelle ore precedenti la visita

Come si svolge la visita

Una tipica visita di Medicina dello Sport comprende diverse fasi:

  1. Inizialmente, il medico raccoglie l’anamnesi dettagliata, indagando sulla storia medica personale e familiare, sulle abitudini di vita e sull’attività sportiva praticata.
  2. Segue l’esame obiettivo generale con particolare attenzione all’apparato cardiovascolare, respiratorio e muscolo-scheletrico.
  3. Per la certificazione di idoneità sportiva agonistica vengono eseguiti esami strumentali di base come l’elettrocardiogramma a riposo e dopo sforzo (step-test o cicloergometro), la spirometria e l’esame delle urine. In base all’età, al tipo di sport e ai fattori di rischio individuali, possono essere richiesti ulteriori accertamenti.
  4. Nel caso di visite per problematiche specifiche, il medico esegue test funzionali mirati alla valutazione del problema presentato, come test di forza muscolare, valutazioni posturali o test di flessibilità.

Esami diagnostici che potrebbero essere prescritti

  • Primo livello: elettrocardiogramma a riposo e dopo sforzo, spirometria, esame delle urine, valutazione della composizione corporea, test di forza e flessibilità
  • Secondo livello: ecocardiogramma, test da sforzo massimale con analisi dei gas respiratori (VO2max), holter cardiaco, holter pressorio, ecografia muscolo-tendinea, risonanza magnetica, TAC, densitometria ossea, test ematochimici specifici

È importante sottolineare che gli esami prescritti variano in base alle necessità individuali, all’età, al tipo di sport praticato e alle eventuali problematiche riscontrate.

Sottospecializzazioni e differenze con altre figure correlate

All’interno della Medicina dello Sport esistono diverse aree di specializzazione:

  • Cardiologia dello sport: focalizzata sulle problematiche cardiovascolari degli atleti
  • Traumatologia sportiva: dedicata alla gestione dei traumi e delle lesioni correlate all’attività fisica
  • Medicina dell’esercizio: specializzata nella prescrizione dell’attività fisica come terapia
  • Riabilitazione sportiva: orientata al recupero funzionale post-infortunio

È importante distinguere il medico sportivo da altre figure professionali correlate:

  • Ortopedico: si occupa principalmente di patologie dell’apparato muscolo-scheletrico e interventi chirurgici, mentre il medico sportivo ha un approccio più ampio che include prevenzione, valutazione funzionale e prescrizione dell’esercizio
  • Fisiatra: focalizzato sulla riabilitazione generale, mentre il medico sportivo è specializzato nel recupero funzionale specifico per l’attività sportiva
  • Preparatore atletico: professionista non medico che si occupa della preparazione fisica degli atleti, lavorando in sinergia con il medico sportivo
  • Personal trainer: figura non sanitaria che segue l’allenamento individuale, ma non può prescrivere terapie o valutare l’idoneità sportiva

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