- Introduzione
- Indicazioni
- Meccanismo di azione
- Effetti collaterali
- Altre possibili misure preventive
- Aspirina e prevenzione di altre condizioni
Introduzione
L’aspirina ha un’efficacia dimostrabile in determinati soggetti nella prevenzione di un nuovo attacco cardiaco o di un nuovo ictus.
Quando usata a tal fine, si parla di prevenzione secondaria con aspirina, ossia l’assunzione per prevenire di incorrere in un secondo episodio di evento cardiovascolare.
Sembra anche che, limitatamente ad alcuni soggetti, il farmaco possa aiutare a prevenire un primo evento acuto (cardiaco o cerebrale).
In Italia sono numerose le formulazioni a basso dosaggio di acido acetilsalicilico (il principio attivo di aspirina) vendute a questo scopo e, entro determinati limiti di legge, passati dal Sistema Sanitario Nazionale; tra i più usati ricordiamo per esempio Cardioaspirin (e non Cardioaspirina), Ascriptin, Cardirene, …
Le dosi più comunemente prescritte prevedono l’assunzione di circa 100 mg al giorno (contro i 500 mg di una compressa di Aspirina usata per raffreddore e/o dolori), ma sono disponibili anche formulazioni con dosaggi leggermente diversi.
Chi ha già subito un attacco cardiaco o un ictus ed è in trattamento con l’aspirina per la prevenzione di nuovi eventi non deve interromperne l’assunzione senza interpellare il medico.
Indicazioni
La prevenzione primaria con aspirina, ossia l’assunzione per la prevenzione di un primo episodio cardiovascolare (ictus e/o infarto) non è adatta a tutti.
Può essere efficace negli adulti che:
- Hanno tra i 50 e i 69 anni età, con benefici massimi tra i 50 e i 59 anni.
- Hanno un rischio di malattia cardiovascolare di almeno il 20% nei successivi 10 anni.
- Sono in grado e d’accordo di assumere aspirina a basse dosi per almeno 10 anni.
Mentre attualmente non ci sono dati sufficienti per giustificare l’impiego di aspirina per la prevenzione primaria in pazienti con meno di 50 o più di 70 anni.
Si raccomanda in ogni caso di consultare il proprio medico curante per scoprire se l’aspirina sia adatta a prevenire eventi acuti o altre condizioni nel proprio caso.
Non iniziare ad assumere l’aspirina senza prima analizzare con il medico i pro e i contro.
Ci sono condizioni, come la fibrillazione atriale e le trombosi venose profonde, il cui la sola aspirina non è sufficiente a proteggere. In questi casi, assicurarsi di affrontare con il medico l’argomento della prevenzione.
Cardioaspirin può anche essere prescritto in gravidanza, per evitare rischi di trombosi in grado di causare gravi complicazioni come l’aborto.
Meccanismo di azione
L’aspirina è un farmaco antinfiammatorio non steroideo (FANS), usato in genere come analgesico.
L’aspirina può però anche impedire la formazione di coaguli ematici. Il farmaco agisce inibendo l’effetto aggregante delle piastrine nei vasi sanguigni in cui colesterolo e placche possano ostruire parzialmente il flusso.
L’aggregazione in coaguli può determinare un attacco acuto, cardiaco o cerebrale (ictus).
Inibendo la coagulazione l’aspirina aiuta a ridurre il danno a cuore e cervello e a prevenire attacchi cardiaci e ictus.
Effetti collaterali
Il sanguinamento è l’effetto collaterale più frequente.
Il rischio di sanguinamento è maggiore negli uomini che nelle donne e aumenta inoltre nei soggetti che:
- sono più anziani,
- usano l’aspirina a dosi più elevate o per durate maggiori,
- assumono l’aspirina contemporaneamente ad altri farmaci che aumentano il rischio di sanguinamento,
- hanno un’ipertensione arteriosa fuori controllo,
- hanno o hanno avuto ulcere del tratto gastroenterico,
- hanno altre condizioni mediche, come insufficienza renale o epatica, e alcuni disordini del sangue.
Alcuni pazienti con asma grave possono essere sensibili all’aspirina; questi pazienti possono avere problemi respiratori importanti se assumono il farmaco.
Consultare il medico per sapere se l’aspirina è adatta al proprio caso. Non assumerla senza prima sentire il medico.
Cause del rischio di sanguinamento da aspirina e possibile gravità
L’aspirina può causare sanguinamenti in molte parti del corpo, particolarmente nel cervello o nel tratto gastroenterico, compreso lo stomaco.
L’aspirina può causare sanguinamenti perché rende più fragile e predispone al sanguinamento il rivestimento gastrico. Poiché l’aspirina inibisce anche la coagulazione, il sanguinamento nello stomaco o nel cervello può essere fatale e richiede un pronto intervento medico.
Altre possibili misure preventive
L’adozione di uno stile di vita più salutare per il cuore può essere determinante nell’aiutare a prevenire un attacco cardiaco e l’ictus:
- dieta sana,
- attività fisica,
- abolizione del fumo,
- contenimento dello stress,
- raggiungimento di un peso corporeo adeguato.
È importante anche controllare altre condizioni mediche che aumentano il rischio di attacco cardiaco o ictus, come
- ipercolesterolemia,
- ipertensione arteriosa,
- diabete,
- preeclampsia (pressione alta in gravidanza),
- sovrappeso e obesità.
È fondamentale monitorare colesterolo, pressione arteriosa e glicemia per capire se a rischio di un primo attacco cardiaco o ictus, o se si stanno raggiungendo gli obiettivi di prevenzione di un altro evento.
Aspirina e prevenzione di altre condizioni
L’aspirina può prevenire anche:
- cancro colon-rettale in determinati pazienti,
- preeclampsia, se impiegata dopo il primo trimestre in donne incinte ad alto rischio,
- recidive di trombosi venose profonde o embolie polmonari in pazienti che interrompono anticoagulanti. L’aspirina non è considerata migliore di altri farmaci anticoagulanti, ma può essere meglio di nessuna terapia per prevenire i coaguli all’origine di trombosi venose profonde o embolie polmonari.
Fonte principale: NIH (adattamento a cura della Dr.ssa Greppi Barbara)
L'articolo Cardioaspirina: quando prendere aspirina per fluidificare il sangue? è stato inizialmente pubblicato su Farmaco e Cura.