Cos’è l’açaí?
L’açaí (Euterpe oleracea Mart.) è una pianta della famiglia delle palme originaria dell’Amazzonia (tra cui Brasile, Ecuador, Venezuela, Colombia, Guyana, Guiana francese).
Produce dei frutti in forma di bacche tondeggianti del diametro di 1–2 cm di colore scuro (nero/viola), che è stato un alimento base nelle pianure alluvionali amazzoniche per secoli; solo in tempi recenti è stato invece promosso come alimento salutistico esotico al di fuori della regione di origine.
La polpa circonda un unico grande seme di circa 7–10 mm di diametro, che costituisce circa il 60-80% del frutto.
La pianta di açaí viene usata dagli Indios per produrre il palmito, più comunemente cuore di palma, ovvero un alimento estratto dal fusto della pianta abbattuta (ne rappresenta il midollo) relativamente povero di nutrienti.

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Proprietà alimentari della bacca
La bacca contiene (analisi condotta su di una preparazione in polvere di polpa e buccia del frutto di açaí liofilizzato, quantità per 100 g):
- 534 calorie derivanti da
- 52 g di carboidrati,
- di cui 44 g di fibra alimentare (si noti che preparati diversi potrebbero perdere gran parte del contenuto di fibra, a seconda delle modalità di preparazione),
- 8 g di proteine
- e 33 g di grassi totali, costituiti da
- acido oleico (56%),
- acido palmitico (24%)
- e acido linoleico (13%).
- 260 mg di calcio (26% del fabbisogno di un uomo adulto),
- 4 mg di ferro (40% del fabbisogno di un uomo adulto, 22% della donna in età fertile)
- e 1002 UI di vitamina A (140% del fabbisogno di un uomo adulto).
- 52 g di carboidrati,
Vale la pena notare che in realtà la composizione è non è stata caratterizzata in modo preciso da banche dati ufficiali, quindi si raccomanda di fare eventualmente riferimento all’etichetta del prodotto acquistato, che può variare sensibilmente anche in base alle modalità di trasformazione nonché alla zona di raccolta; ad esempio un diverso studio riporta valori significativamente differenti per la polpa del frutto (tra parentesi i valori di un secondo campione):
- grassi (49,4% e 33,1%), di cui la gran parte in forma di acido oleico,
- proteine (13,8% e 9,3%),
- ceneri (5,2% e 2,2%)
- ferro (0,023 e 0,015 mg/100 g).
Si tratta in ogni caso di un frutto particolarmente grasso, con una predominanza di buoni acidi grassi monoinsaturi e una ridotta presenza di saturi (mediante spremitura è possibile ottenere il relativo olio).
Il caratteristico colore viola scura della polpa tradisce la presenza di antociani, sostanze presenti anche nel mirtillo e note per il loro potere antiossidante, anche se recentemente l’effetto complessivo del frutto è stato molto ridimensionato alla luce delle evidenze più recenti: a differenza delle condizioni controllate in provetta dei primi studi, è stato successivamente dimostrato che gli antociani sono scarsamente conservati in vivo (nell’organismo, dopo il consumo) e la maggior parte della quota assorbita è destinata a una rapida eliminazione da parte del corpo.
Curioso notare come, tra le varie sostanze isolate dal frutto, sia presente anche il resveratrolo (noto soprattutto per la sua presenza nel vino rosso).
Benefici di bacche e integratori
I prodotti a base di açaí sono diventati popolari prima negli Stati Uniti, solo in seguito in Europa, e attivamente promossi per ipotetici effetti dimagranti e antietà; la letteratura disponibile a sostegno di queste affermazioni è tuttavia estremamente limitata e insufficiente a dimostrarne una reale efficacia (non esistono ad esempio studi pubblicati indipendenti su riviste peer-reviewed che comprovino l’affermazione secondo cui l’acai possa effettivamente promuovere una più rapida perdita di peso).
Ad oggi i benefici e le proprietà salutistiche delle bacche di açaí sono state ampiamente ridimensionate, seppure persista un’aura di esotica efficacia che lo rende ancora uno dei più comuni esempi di superfood. Avocado, bacche di açaí, bacche di goji e altri prodotti simili sono tutti esempi di alimenti promossi attraverso campagne di marketing continue ed aggressive che sfruttano il diffuso desiderio di un ritorno a uno stile di vita più salutare, tuttavia è fondamentale notare che nei loro effetti sulla salute spesso questi prodotti non differiscono significativamente da quelli coltivati localmente e, soprattutto, queste tendenze nascondono importanti implicazioni ambientali e sociali.
Effetti collaterali e controindicazioni
La polpa di açaí sembra essere sicura se consumata nelle quantità comunemente utilizzate negli alimenti.
Curioso notare come il consumo di acai potrebbe invece influenzare i risultati di un’eventuale risonanza magnetica nucleare (tanto da essere in studio come potenziale agente di contrasto).
Fonti e bibliografia
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