Avvertenza
Il presente articolo non sostituisce il foglietto illustrativo dei farmaci né soprattutto il parere medico; le risposte alle domande più comuni su Momendol sono quindi fornite a solo scopo divulgativo e vanno intese come espressione del parere dell’autore, anche se formulate secondo scienza e coscienza e soprattutto in base a documenti ufficiali e letteratura scientifica disponibile.
In caso di dubbi s’invita quindi il lettore a fare riferimento al proprio curante.

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A cosa serve?
Momendol è il nome commerciale di un farmaco che contiene il principio attivo naprossene, un medicinale che appartiene alla classe degli analgesici-antinfiammatori (FANS), cioè farmaci che combattono il dolore e l’infiammazione.
Momendol è utilizzato, negli adulti e negli adolescenti a partire dai 16 anni, per il trattamento di breve durata di:
- dolori lievi e moderati come mal di testa, dolori articolari e muscolari (ad es. mal di schiena,
torcicollo), mal di denti e dolori mestruali; - febbre.
A meno di diverso parere medico, si raccomanda di NON prolungare il trattamento con Momendol per:
- più di 7 giorni per il dolore;
- più di 3 giorni per la febbre.
Il farmaco è disponibile nelle seguenti referenze.
- Momendol 12 compressa da 220 mg
- Momendol 24 compressa da 220 mg
- Momendol 12 capsule molli da 220 mg (assorbimento più rapido)
- Momendol gel (non trattato in questo articolo)
Va bene per la cervicale? E per le vertigini da cervicale?
Sì, può essere utilizzato per trovare sollievo dai sintomi dell’artrosi cervicale (tra cui, in alcuni casi, anche le vertigini conseguenti).
Va bene per il mal di testa?
Sì, Momendol può essere usato per trovare sollievo dal mal di testa occasionale; si ricorda che un abuso di antinfiammatori a questo scopo può indurre lo sviluppo di cefalea da abuso di farmaci.
Va bene per il mal di gola?
Sì, Momendol può essere usato anche nel trattamento di malattie da raffreddamento come il mal di gola; è importante ricordare che potrebbe mascherare i sintomi di un’infezione (febbre, dolore, gonfiore, rossore) e si raccomanda quindi il parere del medico in assenza di miglioramento.
Va bene per la sinusite?
Sì, Momendol può essere usato anche in caso di dolore e infiammazione da sinusite.
Principio attivo
Il principio attivo contenuto in Momendol è il naprossene sodico.
Esiste Momendolact?
No, non esiste la corrispettiva formulazione Act (a differenza di Moment/Momentact).
Che differenza c’è tra Moment e Momendol?
Sono entrambi farmaci antinfiammatori, benché il principio attivo sia differente:
- Moment/Momentact (ibuprofene)
- Momendol (naproxene).
La principale differenza risiede nella durata d’azione, Moment ha un effetto più rapido ma allo stesso tempo destinato a ridursi nell’arco di qualche ora (ottimale ad esempio in caso di mal di testa), mentre Momendol tende a richiedere un po’ di pazienza in più inizialmente, ma poi l’azione persiste più a lungo nel tempo (e quindi particolarmente indicato nel caso di patologie ortopediche, che richiedono una terapia sistematica di qualche giorno).
Per questa stessa ragione il naprossene è un po’ più a rischio di effetti collaterali su stomaco/intestino.
Momendol o Brufen?
Brufen, a parità di dosaggio, è identico a Moment.
Serve ricetta?
No, per l’acquisto di Momendol non è necessaria ricetta medica.
È mutuabile?
No, Momendol non è mutuabile.
Dosaggio e posologia
Per adulti e adolescenti oltre i 16 anni la dose raccomandata è 1 capsula ogni 8-12 ore.
È possibile iniziare con una dose di attacco:
- 2 compresse il primo giorno,
- dopodiché 1 compressa dopo 8-12 ore.
Si raccomanda di non superare le 3 compresse nelle 24 ore a meno di diverso parere medico (2 compresse in caso di età anziana o insufficienza renale lieve e moderata).
Dopo quanto fa effetto?
Ci si aspetta che inizi a fare effetto entro 60 minuti dall’assunzione (le capsule molli tendono a essere più rapide rispetto alle compresse), ma potrebbero servire 2-3 giorni di assunzione regolare per arrivare al picco dell’efficacia.
Prima dei pasti o dopo? A stomaco pieno o vuoto?
Si raccomanda di assumere Momendol preferibilmente a stomaco pieno (dopo colazione, pranzo o cena).
Per quanti giorni si può prendere?
Non assumere Momendol per più di
- 7 giorni per il dolore
- 3 giorni per la febbre
a meno di diverso parere medico; contattare il medico se il dolore o la febbre persistono o peggiorano.
Si può bere alcol?
Quando Momendol è assunto da consumatori abituali di alte dosi giornaliere di alcool c’è un alto rischio di sanguinamento dello stomaco, è quindi opportuno evitarne l’associazione.
Effetti collaterali
In generale, gli effetti indesiderati possono essere diminuiti con l’uso della più bassa dose efficace, e per la durata di trattamento più breve possibile che occorre per controllare i sintomi, soprattutto nei pazienti anziani.
Interrompere il trattamento con Momendol e rivolgersi al medico o al farmacista se durante l’assunzione del farmaco:
- comparissero disturbi della vista;
- segni di reazione allergica (eritemi, prurito, orticaria);
- si sviluppasse un’infezione o notasse un peggioramento di una infezione;
- in occasione di una ferita si notasse un prolungamento del tempo per fare fermare il sangue;
- comparisse un dolore improvviso e intenso alla pancia;
- in particolare nei primi giorni di trattamento, si sviluppasse un qualsiasi sintomo non usuale allo stomaco e/o all’intestino (soprattutto un sanguinamento), ad esempio con:
- in particolare nel primo mese di trattamento, comparissero alterazioni della pelle o delle mucose o qualsiasi altro segno di ipersensibilità che potrebbero essere segnali di gravi reazioni allergiche (dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica):
- eruzioni o lesioni della pelle
- lesioni delle mucose
- pelle che si squama
- grave eruzione cutanea o esfoliazione della pelle;
- edema, ipertensione e insufficienza cardiaca.
Come tutti i medicinali, anche Momendol può causare effetti indesiderati, sebbene non tutte le persone li manifestino.
L’uso di Momendol può causare effetti indesiderati in genere lievi o moderati (nausea, vomito, diarrea, flatulenza, stipsi (stitichezza), dispepsia (difficoltà a digerire), dolore addominale, oppure reazioni più gravi, di tipo allergico.
Inoltre potrebbero comparire ulteriori effetti indesiderati, di seguito elencati secondo frequenza:
- Comuni (possono interessare fino a 1 persona su 10)
- nausea
- difficoltà a digerire (dispepsia)
- vomito
- bruciore di stomaco (pirosi)
- dolore dello stomaco (gastralgia)
- emissione di gas (flatulenza)
- mal di testa (cefalea)
- sonnolenza
- vertigini
- stordimento
- Non comuni (possono interessare fino a 1 persona su 100)
- diarrea
- stitichezza
- disturbi del sonno, insonnia e sopore
- eccitazione
- disturbi della vista
- ronzio nelle orecchie (tinnito)
- disturbi dell’udito
- reazioni allergiche con gonfiore e angioedema
- brividi
- eruzione della pelle
- prurito
- gonfiore (edema)
- lividi (ecchimosi)
- ridotta funzionalità renale
- Rari (possono interessare fino ad 1 persona su 1.000)
- ulcera dello stomaco o dell’intestino
- sanguinamento dello stomaco o dell’intestino
- perforazione dello stomaco o dell’intestino
- sangue nel vomito (ematemesi)
- lesioni all’interno della bocca (stomatite ulcerativa)
- peggioramento della colite
- peggioramento di una malattia infiammatoria cronica dell’intestino (morbo di Crohn)
- infiammazione renale (glomerulonefrite)
- debolezza e dolori muscolari (mialgia)
- febbre
- aumento e diminuzione del glucosio nel sangue
- Molto rari (possono interessare fino ad 1 persona su 10.000)
- infiammazione all’interno della bocca (stomatite), ulcere aftose
- malattia infiammatoria del colon e dell’intestino (colite), del pancreas (pancreatite) e dell’esofago (esofagite)
- colorazione giallastra della pelle (ittero)
- infiammazione del fegato (epatite)
- funzionalità del fegato ridotta
- diminuzione dell’emoglobina, sostanza che trasporta l’ossigeno nel sangue (anemia aplastica o emolitica)
- riduzione del numero di piastrine nel sangue (trombocitopenia)
- diminuito numero dei globuli bianchi (granulocitopenia, leucopenia) fino a completa assenza (agranulocitosi)
- aumento di cellule del sangue dette eosinofili (eosinofilia)
- respirazione difficoltosa (dispnea, asma), polmonite eosinofila, alveolite
- sensibilità alla luce (fotosensibilità)
- diminuizione della quantità dei capelli e dei peli (alopecia)
- eruzione della pelle con vesciche (eruzione vescicolare) o con noduli, pustole o macchie rossastre
- chiazze rosse a coccarda sulla pelle (eritema multiforme)
- arrossamento e bolle (eritema fisso)
- reazione infiammatoria con formazione di piccole papule violacee (lichen planus)
- sudorazione
- lupus eritematoso sistemico (malattia cronica autoimmune)
- accelerato battito cardiaco (tachicardia)
- gonfiore (edema) e infiammazione dei vasi (vasculite)
- pressione alta (ipertensione)
- insufficienza cardiaca (grave malattia al cuore)
- insufficienza renale
- infiammazione o danno a livello renale con perdita di proteine e sangue con le urine
- aumento del potassio nel sangue
- aumento della creatinina nel sangue
- sintomi come febbre, stato di sonnolenza, mal di testa, sensibilità alla luce in pazienti con malattie del sistema immunitario (sintomi tipo meningite) e convulsioni
- disordini cognitivi
- sete e malessere
- depressione e difficoltà di concentrazione e di pensiero
- infiammazione della parte anteriore del nervo ottico (papillite)
- infiammazione della parte posteriore del nervo ottico (neurite ottica retrobulbare)
- rigonfiamento della papilla nel fondo dell’occhio (papilledema)
- calo dell’udito.
- Non nota
- infiammazione dello stomaco (gastriti).
Altri effetti indesiderati che sono stati segnalati con altri medicinali simili a Momendol e che quindi possono essere potenziali effetti indesiderati anche di Momendol comprendono reazioni allergiche anche gravi, i cui sintomi comprendono:
- pressione bassa grave ed improvvisa,
- accelerazione o rallentamento del battito del cuore,
- stanchezza o debolezza insolite,
- ansia, agitazione,
- perdita di conoscenza,
- difficoltà della respirazione o della deglutizione,
- prurito,
- orticaria con o senza gonfiore della pelle,
- arrossamento della pelle,
- nausea, vomito,
- dolori addominali con crampi,
- diarrea.
I medicinali simili a Momendol possono essere associati ad un modesto aumento del rischio di attacco cardiaco (“infarto del miocardio”) o ictus.
Esami di laboratorio
Momendol può modificare i risultati di alcuni esami del sangue e delle urine. Segnalare al medico o al tecnico di laboratorio l’assunzione del farmaco prima di sottoporsi a tali esami poiché potrebbe essere necessario interrompere il trattamento con naprossene 72 ore prima di effettuare gli esami.
Controindicazioni
Non assumere Momendol in caso di
- allergia al naprossene (principio attivo di Momendol) o ad uno qualsiasi degli eccipienti del farmaco;
- allergia a sostanze strettamente correlate al naprossene dal punto di vista chimico;
- malattie allergiche, come ad esempio asma, orticaria, naso che cola (rinite), polipi nel naso, gonfiore della pelle e delle mucose (angioedema);
- reazioni allergiche causate da acido acetilsalicilico (aspirina), antidolorifici, antinfiammatori o farmaci utilizzati per il trattamento dei reumatismi;
- emorragia gastrointestinale o di altra natura, ad esempio cerebrovascolare (ictus emorragico), attuale o passata;
- precedenti di sanguinamento o perforazione dello stomaco o dell’intestino in seguito all’assunzione di farmaci;
- precedenti di due o più episodi distinti di ulcera o sanguinamenti dello stomaco;
- infiammazione della mucosa dello stomaco (ad esempio, gastropatia congestizia, gastrite
atrofica); - ulcera allo stomaco o al duodeno in fase attiva;
- malattie infiammatorie dell’intestino (ad esempio colite ulcerosa e morbo di Crohn);
- età inferiore ai 16 anni;
- gravidanza o allattamento al seno;
- gravi malattie del cuore;
- grave malattia del fegato o dei reni;
- assunzione di diuretici (medicinali per trattare la pressione del sangue alta) a dosi elevate;
- emorragia in corso o assunzione di farmaci anticoagulanti (farmaci che servono a fluidificare il sangue) o qualsiasi altro fattore di rischio per possibili sanguinamenti.
Si raccomanda grande cautela e una preventiva e attenta valutazione medica in caso di:
- assunzione di altri medicinali antinfiammatori (inclusi gli inibitori selettivi della COX-2 e alcuni FANS) perché potrebbero provocare un modesto aumento del rischio di attacco di cuore (infarto del miocardio) o mancato afflusso di sangue al cervello (ictus);
- pressione alta e/o ha malattie del cuore non gravi, poiché in seguito al trattamento con FANS sono stati riscontrati ritenzione di liquidi, aumento della pressione del sangue e
gonfiore; - sospetta infezione;
- età anziana, problemi non gravi ai reni, fegato o cuore o assunzione prolungata di un medicinale antinfiammatorio; in questi casi il medico consiglierà di iniziare il trattamento con la dose più bassa ed eventualmente l’uso contemporaneo di farmaci che proteggono lo stomaco;
- consumo abituale di alcolici;
- assunzione a causa di dolore alla pancia;
- precedenti di problemi non gravi allo stomaco e/o all’intestino causati da farmaci;
- assunzione di corticosteroidi per bocca (cortisonici), farmaci che fluidificano il sangue (anticoagulanti come warfarin) o farmaci contro la depressione (inibitori selettivi del reuptake della serotonina)
- assunzione di Aspirina/acido acetilsalicilico (ad esempio Cardioaspirin o Cardirene) per prevenire la formazione di coaguli del
sangue.
Interazioni
In caso di assunzione di altri farmaci valutare con il farmacista o con il medico la compatibilità con Momendol, in particolare non associare il naprossene a:
- litio, un medicinale utilizzato per trattare i disturbi mentali;
- medicinali antinfiammatori come i corticosteroidi (ad es. il cortisone) ed i FANS;
- anticoagulanti (come warfarin o dicumarolo) o agenti antiaggreganti (come l’acido acetilsalicilico o la ticlopidina), medicinali utilizzati per rendere il sangue più fluido
- antidepressivi (inibitori della serotonina, SSRI);
poiché potrebbero aumentare il rischio di lesioni o sanguinamenti. Il medico potrebbe pertanto prescrivere un medicinale per proteggere lo stomaco.
Non associare inoltre il naprossene a ciclosporina, tacrolimus (medicinali somministrati dopo un trapianto d’organo) e metotressato (medicinale per trattare i tumori) perché la tossicità di questi farmaci potrebbe essere aumentata.
Sono da valutare con attenzione le seguenti associazioni:
- derivati idantoinici (medicinali utilizzati per trattare l’epilessia) o sulfamidici (medicinali per trattare le infezioni);
- sulfaniluree (medicinali per trattare il diabete);
- diuretici d’ansa e diuretici tiazidici (medicinali utilizzati per trattare la pressione alta);
- beta-bloccanti (medicinali utilizzati per il trattamento della pressione alta);
- ACE-inibitori e antagonisti dell’angiotensina II (medicinali usati per trattare la pressione alta del sangue);
- probenecid (medicinale utilizzato per trattare la gotta);
- digossina (medicinale utilizzato per trattare l’insufficienza cardiaca).
L'articolo Momendol, tra cervicale, mal di testa e altri dubbi frequenti proviene da Healthy The Wom.