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I sintomi delle cistite
Immagina di sentire un persistente e continuo bisogno di fare pipì, che non ti dà tregua a prescindere da quante volte tu la faccia.
Immagina di sederti sul water perché senti l’urgenza di urinare immediatamente, ma poi scoprirti incapace di dare avvio alla minzione, perché… è più forte di te… sai che brucerà terribilmente… poi ti fai coraggio, la lasci andare e guardi immediatamente in basso perché in base alle sensazioni che senti sei piuttosto convinta di stare urinando fuoco vivo.
E poi dopo un solo istante, che tuttavia sembra durare in eterno, non esce più nulla… ma come? Sembrava avessi 3 litri tanto era impellente la necessità… e invece è uscita solo una goccia, una dolorosissima stramaledetta goccia… ma magari sufficiente a macchiare di sangue il sanitario… e dentro di te sai che tra 5 minuti sarai daccapo…
Lo ammetto, te l’ho un po’ romanzata perché fortunatamente non tutti gli episodi di cistite sono così drammatici, ma questi sono comunque in sintomi più comuni, che variano ovviamente in intensità in base alla severità dell’infezione. Ricapitolando:
- dolore e/ o bruciore quando fai pipì
- bisogno di urinare più spesso e con grande urgenza
- urina scura, torbida, talvolta con sangue ed eventualmente maleodorante
- dolore addominale e/o pelvico.
Questo se sei un adulto, perché invece nei bambini, soprattutto i più piccoli, possono comparire
- febbre
- perdite involontarie di urina
- riduzione dell’appetito
- malessere generale
- debolezza
- irritabilità.
Nelle persone anziane e fragili non è infine raro osservare addirittura cambiamenti nel comportamento, come agitazione, confusione e addirittura brividi che causano un evidente tremore.
Cos’è la cistite?
La cistite è un’infezione della vescica, la sacca dove si accumula l’urina, e generalmente si tratta di una condizione che tende (o diciamo tenderebbe, se riuscissimo a sopportare) a risolversi spontaneamente, pur essendo tremendamente fastidiosa e a potenziale rischio di complicazioni se trascurata.
La maggior parte degli episodi, ci sono delle eccezioni che non tratteremo oggi, si sviluppa a causa della colonizzazione della mucosa uretrale (l’uretra è il canale che collega la vescica all’esterno) da parte di batteri intestinali o vaginali e, direi soprattutto, dell’ascensione di tali agenti patogeni fino a raggiungere la vescica. Questi batteri possono avere capacità di virulenza che consentono loro di sfuggire alle difese dell’ospite e invadere in ultima analisi i tessuti della vescica.
Dopo essere entrati in vescica alcuni batteri, e ad esempio Escherichia Coli in questo è un maestro, sono in grado di attaccarsi alla parete dell’organo come il koala al proprio albero di eucalipto preferito e formare un biofilm che resiste alla risposta immunitaria del corpo.
Quando rivolgersi al medico
Ti raccomando di consultare immediatamente il medico in caso di:
- persistenza dei sintomi oltre 3 giorni, oppure dopo la fine della terapia prescritta dal medico stesso
- sintomi severi, come un forte dolore nella parte inferiore della pancia, febbriciattola o sangue nelle urine
- oppure se sviluppi episodi molto, anzi troppo, frequenti.
Se sei in incinta, se sei un ometto o se sei un bambino, meglio non aspettare nemmeno i 3 giorni e segnalare tutto subito, così come, più in generale, in tutti i casi di cosiddetta cistite complicata; le definizioni che si trovano non sempre coincidono perfettamente, ma diciamo che si definisce
- cistite NON complicata l’infezione che colpisce una donna adulta in età fertile,
- mentre la cistite è considerata complicata quando coinvolge il tratto superiore (ovvero i reni) o qualora il paziente presenti importanti fattori di rischio, ad esempio diabete, gravidanza o sistema immunitario indebolito.
La cistite, soprattutto quando non complicata, in genere non causa comunque grandi complicazioni; l’unica a cui prestare veramente attenzione è la possibile risalita dei batteri responsabili fino ai reni; ti consiglio quindi di farti accompagnare in Pronto Soccorso in caso di:
- febbre alta e/o brividi evidenti
- nausea e vomito
- agitazione o altri cambiamenti nel comportamento come confusione o una grave sonnolenza
- dolore al basso ventre o alla schiena, appena sotto le costole, all’altezza dei reni
- incapacità di urinare da diverse ore.
Cause
Ma da cosa è causata esattamente la cistite? In tanti pazienti non è possibile risalire alla causa esatta, ma ci sono alcuni fattori di rischio che possono effettivamente predisporre all’insorgenza, ad esempio:
- Essere donna e, ancora di più, gravidanza e menopausa, condizioni che alterano l’equilibrio ormonale e con esso la microflora vaginale. Nei maschi le cistiti sono peraltro molto meno comuni per almeno 4 ragioni:
- il meato uretrale, il foro da cui esce l’urina, è più lontano dall’ano,
- l’uretra è più lunga, quindi per i batteri è un viaggio più complesso raggiungere la vescica,
- l’ambiente uretrale è anche meno ospitale, perché più secco,
- e in ultimo probabilmente il fluido prostatico esercita un modesto ma comunque significativo effetto antibatterico.
- Familiarità per infezioni delle vie urinarie
- I rapporti sessuali, che probabilmente rappresentano la causa più comune, tanto da aver fatto emergere anche la cosiddetta cistite da luna di miele,
- Praticare un’incorretta igiene intima
- Condizioni mediche che interferiscono con la minzione, come presenza di calcoli renali o, limitatamente ai maschietti, prostata ingrossata
- Diabete, sia a causa di un calo delle difese immunitarie, sia per la possibile presenza di zucchero nelle urine se la glicemia non fosse adeguatamente controllata.
- Presenza di catetere.
Prevenzione
Se questi sono i fattori di rischio, c’è qualcosa che invece possiamo fare per tentare di prevenirla? Certamente, anzi, direi che possiamo fare molto:
- Quando fai pipì abbi sempre cura, se sei una femminuccia, di pulirti a partire dalla vagina verso l’ano e mai-mai-mai viceversa.
- Pratica un’adeguata igiene intima, se soffri più o meno spesso di cistiti anche subito prima e subito dopo i rapporti sessuali.
- Fai pipì subito dopo i rapporti sessuali, questo aiuterà a travolgere con una marea impetuosa di urina gli eventuali batteri che dovessero essere riusciti ad avventurarsi su per la tua uretra.
- Bevi adeguatamente, soprattutto acqua, in modo da fare pipì regolarmente durante il giorno. Nelle donne particolarmente soggette al problema può valere la pena di anticipare la sete.
- Attenzione ad alcolici e caffeina, potrebbero irritare la vescica.
- Non trattenere la pipì, quando senti l’esigenza di urinare, e non avere fretta quando sei in bagno, abbi cura di svuotare sempre completamente la vescica.
- Preferisci la doccia al bagno.
- Cambia spesso eventuali assorbenti e pannolini per incontinenza.
- Usa detergenti intimi adatti alla tua età, una donna in menopausa ha esigenze diverse dalle donne in età fertile, e se necessario opta per formulazioni molto delicate prive di saponi e profumi.
- Evita deodoranti intimi.
Va detto per onestà intellettuale che queste norme non godono di una reale evidenza di efficacia, sono indicazioni di buon senso che potrebbero funzionare, ma è così poco lo sbattimento di praticarle e così fastidiosa la presenza di cistite che vale almeno la pena di provare.
Rimedi naturali
Ma quanto la cistite è un dato di fatto, è ormai presente con tutto il suo insopportabile corteo di sintomi, come la affrontiamo?
Innanzi tutto con piccole ma necessarie accortezze nel quotidiano:
- bere molta, molta acqua: lo so, ti farà fare più pipì con la sofferenza che abbiamo descritto prima, ma è importante perché contribuisce a diluire ed espellere i batteri
- evita invece tutte quelle bevande che possono irritare la vescica, come succhi di frutta, caffè e alcool e, per la stessa ragione, anche spezie e cibi piccanti
- appoggia una borsa dell’acqua calda sopra la parte bassa della pancia
- astieniti da rapporti sessuali.
Farmaci
E tuttavia fondamentalmente la cistite si cura con gli antibiotici, la cui scelta dipende da fattori quali caratteristiche del paziente e rischio di complicazioni. Nelle maggior parte delle cistiti non complicate, soprattutto se occasionali, si tende a preferire medicinali dall’azione rapida, ad esempio la fosfomicina (nome commerciale Monuril), prulifloxacina (ad esempio Unidrox) o ciprofloxacina (ad esempio Ciproxin), che hanno posologie semplici e limitate nel tempo, da 1 a 3 giorni.
Spesso sottovalutati, ma in realtà ancora oggi utilissimi, sono principi attivi un po’ dimenticati, come la nitrofurantoina (neo-furadantin) e Bactrim, che richiedono qualche giorno in più, ma consentono di evitare principi attivi dal rapporto rischio-beneficio meno favorevole. Tutti questi farmaci richiedono ricetta medica e, tra i motivi di questa legislazione, l’elevato rischio che si portano dietro di aumentare la diffusione di resistenza batterica.
In assenza di una risposta clinica soddisfacente, ovvero quando non funzionano, si procede in genere a un’analisi delle urine con antibiogramma, esame che ci permette di andare a colpo quasi sicuro, perché ci dice quale antibiotico usare.
Recidive
Tendenzialmente tuttavia la risposta è buona, il problema è che molte donne vanno incontro a frequenti recidive, anche se fortunatamente al di là del fastidio le complicazioni sono rare. A quel punto si valuta con il medico cosa fare: potrebbe optare per prescriverti un antibiotico differente, un antibiotico a basso dosaggio per un periodo di tempo più lungo o, nelle donne in menopausa, una crema vaginale contenente estrogeni per favorire il recupero di un ambiente vaginale più protettivo.
Cranberry
C’è però un altro tentativo che si può fare e che fino a pochi mesi fa non ti avrei nominato, il cranberry, un estratto vegetale che è stato recentemente rivalutato dalla Cochrane che lo ritiene ad oggi più efficace del placebo… insomma, vale la pena di fare un tentativo.
Come tutti i principi attivi anche il cranberry può avere effetti indesiderati, ma sono rari e in genere limitati a un po’ di mal di stomaco. Spesso vengono consigliati anche probiotici e mannosio, ma purtroppo per questi non abbiamo ad oggi adeguate evidenze di efficacia.
Fonti e bibliografia
- Cystitis – Raymund Li; Stephen W. Leslie
- NHS
- Urinary tract infection (Wikipedia)
L'articolo Cistite in uomo e donna: sintomi, cause e rimedi proviene da Healthy The Wom.