Introduzione
Ustione, scottature e bruciatura sono tre termini usati per indicare i danni alla pelle causati dal calore.
Anche se il trattamento è identico, tecnicamente si parla di:
- ustione quando la lesione è provocata da calore secco, per esempio un ferro da stiro o il fuoco,
- scottatura quando è dovuta piuttosto a una fonte umida, come l’acqua calda o il vapore.
Le ustioni possono essere molto dolorose e causare:
- arrossamento o spellatura della pelle,
- vescicole,
- gonfiore,
- pelle bianca o carbonizzata.
L’entità del dolore non è sempre correlata alla gravità della bruciatura, addirittura un’ustione molto grave può essere relativamente poco sintomatica.
Sintomi
Le ustioni vengono classificate secondo l’entità del danno e gli strati di pelle interessati.
La pelle è composta da tre strati:
- epidermide, lo strato più esterno,
- derma, lo strato di tessuto immediatamente sottostante che contiene capillari, terminazioni nervose, ghiandole sudoripare e follicoli piliferi
- grasso sottocutaneo, o sottocute, lo strato di tessuto e grasso più profondo.
Esistono quattro tipi di ustione, che tendenzialmente si differenziano in base all’aspetto e ai sintomi:
- Ustione epidermica superficiale (I grado), in cui il danno riguarda l’epidermide; la pelle può essere rossa, leggermente gonfia e dolente, ma senza vescicole o bolle, oppire se viene coinvolto anche parte del derma la pelle appare rosa pallido e dolente, talvolta con presenza di vescicole.
- Ustione dermica profonda o di spessore parziale (II grado), in cui il danno riguarda epidermide e derma: quest’ustione rende la pelle rossa e maculata. La pelle può essere asciutta o umida, diventa gonfia e bollosa e può essere non associata a dolore o molto dolorosa.
- Ustione a tutto spessore (III grado), in cui sono danneggiati tutti e tre gli strati della pelle (epidermide, derma e sottocute); la pelle è frequentemente consumata dalla bruciatura e il tessuto sottostante può apparire pallido o annerito, mentre la pelle rimanente è secca e bianca, marrone o nera senza vescicole; la consistenza della pelle ricorda il cuoio o la cera.
- Ustione di IV grado, che comporta lesioni ai tessuti più profondi, come muscoli o ossa.
Cause
Le cause di ustione sono molteplici, in particolare:
- fuoco,
- liquidi o vapori caldi,
- metallo, vetro o altri oggetti caldi,
- corrente elettrica
- radiazioni da raggi X o da radioterapia per il trattamento del cancro,
- luce solare o ultravioletta (lampada o lettino abbronzante),
- sostanze chimiche come acidi forti, soda caustica, addensanti per vernici o benzine.
Quando chiamare il medico
A seconda della gravità, l’ustione può o meno essere trattata a casa.
In caso di ustioni lievi, mantenere l’area pulita e non far scoppiare eventuali vescicole.
Ustioni più gravi richiedono l’intervento del medico. Ci si dovrà rivolgere al pronto soccorso per:
- qualunque ustione chimica o elettrica,
- ustioni ampie (qualunque ustione più estesa della propria mano) o profonde,
- a prescindere dall’estensione, qualunque ustione che renda la pelle bianca o carbonizzata,
- ustioni a livello di viso, mani, braccia, piedi, gambe o genitali che causino bolle.
Verranno valutate dimensione e profondità e l’area interessata verrà pulita e medicata.
Ricorrere al medico anche in caso di inalazione di fumo o vapori, in questo caso alcuni sintomi possono insorgere dopo un po’, per esempio:
- tosse,
- mal di gola,
- difficoltà respiratorie,
- ustioni del viso.
Ricorrere immediatamente al 118 se la persona ustionata:
- ha altri traumi che richiedono trattamento,
- sta andando in shock (i segni sono pelle fredda e umida, sudorazione, respiri rapidi e superficiali, debolezza o vertigini),
- è incinta,
- ha più di 60 anni,
- ha meno di 5 anni,
- ha una patologia maggiore, come una cardiopatia, problemi polmonari o epatici, o il diabete,
- ha un sistema immunitario (il sistema di difesa dell’organismo) indebolito, per esempio a seguito di HIV o AIDS o di trattamenti anticancro (chemio o radioterapia).
Casi gravi possono richiedere il trapianto di pelle.
Pericoli
Ustioni profonde o estese possono determinare varie complicanze:
- Infezioni: le ustioni rendono la pelle vulnerabile alle infezioni batteriche e aumentano il rischio di sepsi. La sepsi, potenzialmente mortale, è un’infezione del sangue che può interessare tutto l’organismo. Progredisce rapidamente e può portare a shock e insufficienze d’organo.
- Ridotto volume di sangue: le ustioni possono danneggiare i vasi sanguigni e causare perdite di liquidi. Ciò può ridurre il volume del sangue circolante (ipovolemia). Perdite massicce di sangue e liquidi impediscono un’efficace azione del cuore, che non pomperà abbastanza sangue nel corpo.
- Abbassamento della temperatura: la pelle aiuta a controllare la temperatura del corpo; se l’estensione della lesione è importante, il calore del corpo viene disperso. Questo espone al rischio di temperature corporee pericolosamente basse (ipotermia). L’ipotermia è una condizione in cui il corpo perde calore più velocemente di quanto non lo produca.
- Problemi respiratori: respirare aria calda o fumi può bruciare le vie aeree e causare difficoltà respiratorie. L’inalazione di fumo danneggia i polmoni e può causare insufficienza respiratoria.
- Cicatrici: le ustioni possono causare cicatrici e aree rilevate per una crescita eccessiva del tessuto di riparazione (cicatrice cheloide).
- Problemi ossei e articolari: ustioni profonde possono limitare il movimento di ossa e articolazioni. La formazione di tessuto cicatriziale può causare accorciamenti e indurimenti di pelle, muscoli e tendini (contratture). Questa condizione può permanentemente alterare la funzionalità articolare.
Cosa fare? Ecco i rimedi efficaci
Qualunque ustione o scottatura deve essere trattata il prima possibile. La tempestività del primo soccorso limiterà il danno alla pelle.
Ustioni solari
In caso di ustioni solari, seguire i seguenti consigli:
- Se si osservano segni di ustione da sole, come pelle calda, rossa e dolente, spostarsi all’ombra o possibilmente in ambienti chiusi.
- Fare un bagno o una doccia freddi per raffreddare l’area bruciata dal sole.
- Applicare un doposole sull’area interessata per umidificarla, raffreddarla e arrecare sollievo. Non usare prodotti grassi o oleosi.
- In caso di dolore, sono in genere di aiuto paracetamolo o ibuprofene. Leggere sempre il foglietto illustrativo del farmaco e non somministrare aspirina sotto i 16 anni.
- Mantenersi idratati bevendo tanta acqua.
- Sorvegliare l’insorgenza di segni di spossatezza o di colpo di calore, condizione in cui la temperatura corporea sale a 37-40°C o anche oltre. I sintomi sono
- vertigini,
- polso accelerato,
- vomito.
- Se un soggetto spossato viene prontamente spostato in un ambiente fresco, idratato con i vestiti allentati, dovrebbe cominciare a sentirsi meglio entro una mezz’ora.
Altrimenti, potrebbe andare incontro a un colpo di calore. Il colpo di calore è un’emergenza medica e richiede l’intervento tempestivo del 118.
Bruciature e scottature lievi
- Raffreddare l’ustione. Tenere l’area ustionata sotto acqua corrente fresca (non fredda) per 10-15 minuti o finché non cessa il dolore. In alternativa, applicare sull’area un tovagliolo pulito imbevuto di acqua fresca. Non usare ghiaccio. Se a contatto diretto con l’ustione, il ghiaccio può causare danni tessutali ulteriori.
- Rimuovere anelli o altri oggetti stretti dall’area ustionata. Cercare di farlo rapidamente e delicatamente, prima che l’area si gonfi.
- Non rompere eventuali vescicole (più piccole dell’unghia del mignolo). Se si rompono, pulire delicatamente l’area con un sapone delicato e acqua, applicare un unguento antibiotico e coprire con una garza grassa.
- Applicare un idratante o una lozione o un gel per scottature. Ciò può lenire l’area e prevenirne la secchezza durante la guarigione.
- Se necessario, assumere analgesici da banco. Sono per esempio prodotti da banco i composti a base di ibuprofene, naproxene o paracetamolo.
- Farsi consigliare per la profilassi del tetano. Assicurarsi di avere fatto per tempo i richiami del vaccino. Nel caso del tetano, viene raccomandato un richiamo ogni 10 anni.
Che l’ustione sia stata lieve o grave, una volta guarita usare filtri solari e idratanti con regolarità.
Primo soccorso per ustione
Interrompere quanto prima il processo di ustione, questo può significare rimuovere un soggetto da un’area, spegnere fiamme con acqua o soffocarle con un tessuto. Non esporre sé stessi al rischio di bruciarsi.
Rimuovere indumenti o gioielli dall’area di pelle bruciata, compresi pannolini nel caso di bebè, ma non tentare di togliere qualunque cosa risulti attaccata alla pelle bruciata, perché ciò potrebbe peggiorare il quadro.
Non appena possibile, raffreddare l’ustione con acqua corrente fresca o tiepida per 20 minuti. Non usare mai ghiaccio, acqua ghiacciata o sostanze cremose o grasse come il burro.
Tenere l’ustionato al caldo, usando una coperta o strati di vestiti, ma evitarne il contatto con l’area ustionata. Tenere al caldo aiuterà a prevenire l’ipotermia (temperatura corporea inferiore a 35°C). È un rischio quando si sta raffreddando aree ustionate estese, soprattutto in bambini piccoli e negli anziani.
Coprire l’ustione con una pellicola adesiva. Mettere uno strato di pellicola sull’ustione, invece di avvolgerla intorno a un arto. Per le ustioni della mano, può essere usato un sacchetto pulito di plastica trasparente.
Alleviare il dolore con paracetamolo o ibuprofene e non somministrare mai aspirina sotto i 16 anni.
In caso di ustione del viso o degli occhi va assunta una posizione seduta il più verticale possibile. Occorre evitare al massimo la posizione sdraiata che accentuerebbe il gonfiore.
Ustioni elettriche
Le ustioni elettriche possono sembrare lievi, ma sono in realtà molto serie. Chiunque abbia subito un’ustione elettrica dovrebbe recarsi tempestivamente in pronto soccorso.
Se le lesioni originano da una fonte di basso voltaggio (fino a 240 volt), come quello della rete domestica, assicurarsi di spegnere l’alimentazione o allontanare il soggetto dalla fonte elettrica tramite un materiale non conduttivo, per esempio il legno.
Non avvicinarsi a una persona connessa a un fonte di alto voltaggio (1000 volt o più).
Ustioni chimiche
Le ustioni chimiche possono essere molto pericolose e richiedono il ricorso tempestivo al pronto soccorso. Se possibile, identificare l’agente chimico che ha causato l’ustione e informare il personale sanitario del pronto soccorso.
Nel caso si stia soccorrendo qualcuno, indossare un indumento protettivo adeguato e quindi:
- togliere al ferito i vestiti eventualmente contaminati,
- se l’agente chimico è secco, spazzolarlo via dalla pelle,
- usare acqua corrente per rimuoverne ogni traccia dall’area ustionata.
Fonti:
- NHS, licensed under the OGL
- Factsheet Burns (NIH)
- News in health (NIH)
L'articolo Ustioni, scottature e bruciature: cosa fare? Quali rimedi? è stato inizialmente pubblicato su Farmaco e Cura.