Significato
Il termine ambliopia indica una condizione di ridotta capacità visiva che si verifica in un solo occhio; si sviluppa in presenza di un’alterazione nel rapporto occhio-cervello, che spinge quest’ultimo a riporre sempre maggior affidamento sull’altro occhio. Il risultato è che progressivamente l’occhio già debole peggiora ulteriormente.
Viene spesso indicata come “occhio pigro”, per evidenziare la presenza di un occhio più forte (che funziona bene) ed uno più debole, ma è importante sottolineare che l’aggettivo pigro non denota in alcun modo un eventuale tratto caratteriale del paziente e fa solo riferimento alla necessità di forzare il cervello a ristabilire un corretto collegamento con l’occhio affetto.
L’ambliopia esordisce durante l’infanzia ed è la causa più comune di perdita della vista nei bambini, interessando fino a 3 soggetti su 100.
Un corretto trattamento, soprattutto quando tempestivo, è tuttavia in grado di prevenire problemi di vista a lungo termine.
Cause
Alla nascita, i bambini possiedono una capacità visiva estremamente limitata, che migliora con la crescita; nei primi anni di vita il cervello deve imparare a interpretare correttamente le immagini fornite dai due occhi; qualora uno dei due inviasse informazioni meno affidabili (ad esempio a causa di una vista offuscata) le vie nervose coinvolte verrebbero stimolate in modo non bilanciato, conducendo allo sviluppo dell’occhio pigro.
Ad esempio durante il primo anno di vita ci si aspetta di osservare:
- entro 6-8 settimane: segure con gli occhi un oggetto luminoso o interessante, come un viso
- entro 2-3 mesi: mostrare interesse per gli oggetti vicini
- 6 mesi: capacità di concentrare la propria attenzione su su oggetti vicini e lontani, aumenta inoltre l’interesse verso le fotografie ed altre forme di immagine
- 12 mesi: viene acquisita la capacità di vedere anche piccoli oggetti, come pezzetti di cibo, ed i familiari.
Di solito sono necessari dai 3 ai 5 anni prima che i bambini possano vedere chiaramente come gli adulti e fino a 7 anni prima che i percorsi visivi nervosi maturino completamente; se qualcosa interferisce con una delle immagini che l’occhio mostra al cervello durante questi anni delicati, i segnali vengono progressivamente ignorati.
Nella maggior parte dei casi non è possibile risalire alla causa dell’insorgenza dell’ambliopia, ma quando possibile si tratta in genere di disturbi di vista preesistenti; normalmente il cervello utilizza i segnali nervosi di entrambi gli occhi per comporre l’immagine che vediamo, ma se una qualche condizione oculare peggiora la vista in un solo occhio il cervello potrebbe cercare di aggirarla, facendo progressivamente sempre più affidamento sulle informazioni che riceve dall’occhio più forte.
Tra le condizioni oculari che più comunemente sono responsabili di ambliopia si annoverano:
- Errori di rifrazione, che includono disturbi della visione comuni come miopia (difficoltà a vedere da lontano), ipermetropia (difficoltà a vedere le cose da vicino) e astigmatismo (che può causare visione offuscata). Normalmente questi problemi sono facili da risolvere con occhiali o lenti a contatto, ma qualora non dovessero venire riconosciute o trattate il cervello potrebbe iniziare a fare più affidamento sull’occhio meno colpito.
- Strabismo. Se in genere gli occhi si muovono insieme, in modo perfettamente coordinato, nei bambini strabici il meccanismo potrebbe essere compromesso.
- Cataratta. È una condizione che provoca un progressivo offuscamento dell’organo che funge da lente nell’occhio, facendo quindi apparire gli oggetti in modo sfocato. Si tratta di un disturbo tipico della persona anziana, che tuttavia in alcuni casi può manifestarsi anche nell’infanzia.
Alcuni bambini nascono già affetti da ambliopia, mentre in altri casi l’insorgenza avviene durante l’infanzia.
Fattori di rischio
Sebbene qualsiasi bambino possa sviluppare l’occhio pigro, la condizione è più comune in caso di :
- Nascita prematura
- Basso peso alla nascita
- Familiarità per ambliopia, cataratta infantile o altre condizioni oculari
- Disabilità dello sviluppo.
Sintomi
I bambini più piccoli spesso non sono consapevoli (e non potrebbe essere diverso) che c’è qualcosa di sbagliato nel modo in cui vedono, o comunque non sono in grado di spiegarlo; nei pazienti con qualche anno di più invece potrebbero lamentarsi di non vedere più bene con un occhio, accorgendosene magari durante la lettura, la scrittura o il disegno.
I sintomi dell’ambliopia possono quindi essere difficili da notare; i soggetti che ne sono affetti possono tuttavia avere una scarsa percezione della profondità (che può essere interpretata correttamente solo grazie alle informazioni provenienti da entrambi gli occhi), hanno cioè difficoltà a dire quanto sia vicino o lontano qualcosa: se per esempio devono prendere un oggetto davanti a loro potrebbero non allungare il braccio nella misura corretta.
Tra i fattori che potrebbero suggerire la presenza dell’occhio pigro si annoverano inoltre:
- Strabismo
- Tendenza a chiudere un occhio, oppure a strizzarli nel tentativo di vedere meglio
- Inclinazione della testa.
Poiché in molti casi ai genitori il disturbo potrebbe passare inosservato, vengono in genere programmati controlli di screening della vista durante l’infanzia, per consentire una corretta diagnosi.
Complicazioni
Quando l’ambliopia non viene trattata durante l’infanzia, la vista nell’occhio o negli occhi colpiti sarà ridotta in modo permanenti, perché non esistono ad oggi trattamenti efficaci da applicare in età adulta.
La diagnosi dovrebbe quindi avvenire idealmente entro i 6 anni.
Cura e rimedi

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È davvero importante iniziare la terapia il più precocemente possibile, per prevenire il rischio di sviluppare problemi di vista permanenti (il trattamento dell’ambliopia è generalmente meno efficace negli adulti che nei bambini).
Per curare l’ambliopia è prima necessario affrontare il disturbo della vista che ne è la causa, quando presente, ad esempio mediante la prescrizione di occhiali da vista in caso di errori di rifrazione o con un intervento chirurgico in presenza di cataratta.
Il passo successivo consiste nel forzare il cervello a recuperare una corretta gestione di entrambi gli occhi, ad esempio mediante:
- Applicazione di una benda sull’occhio sull’occhio più forte, costringendo così il cervello a fare affidamento solo su quello pigro. A seconda della gravità del disturbo può essere necessario coprire l’occhio da poche ore al giorno, all’intera giornata.
- Applicazione di colliri nell’occhio sano, ad esempio a base di atropina, per offuscare farmacologicamente la vista e costringere il cervello a ripristinare un corretto bilanciamento delle informazioni provenienti dai due occhi. Questo approccio può essere utile soprattutto nei casi di bambini piccoli con la tendenza a rimuovere il cerotto eventualmente coprente l’occhio.
I primi miglioramenti si osservano già entro poche settimane, anche se in genere sono necessari alcuni mesi per un completo recupero; in alcuni casi potrebbe infine essere consigliato di ripetere periodicamente il trattamento per non perdere i miglioramenti ottenuti.
Nei casi di ambliopia bilaterale (che coinvolga cioè entrambi gli occhi) si interviene in genere con la prescrizione di occhiali.
Fonti e bibliografia
L'articolo Ambliopia in adulti e bambini (occhio pigro): significato e rimedi proviene da Healthy The Wom.